gli apporti della Drinassa, avviene soltanto in via eccezionale, ad acque altissime, che natanti di 150-200 tonn. possano risalire a Scutari; in genere, entrando dall’Adriatico, essi devono fermarsi a Pulaj o tutt’al più a Ruscoli ed Oboti. Qui deve avvenire il trasbordo su leggere motobarche che, in condizione di difficile navigazione, risalgono faticosamente il fiume. Le spese di trasporto sono quindi enormemente aumentate: una piccola parte del traffico si è spostata verso S. Giovanni di Medua, senza però sensibili vantaggi nella spesa e tutto o quasi il traffico con l’ex Montenegro si è incanalato per la più economica via di Antivari-Virpazar. Per rimediare a questa situazione la soluzione è unica : sistemare completamente la rete idrografica. 11 lavoro è di gran mole e irto di Sondaggio per la ricerca del petrolio a Selever il 21 aprile 1928 alla presenza di S. E. Lojacono e dell’on. Gray difficoltà ma i vantaggi che darebbe sono tali da valere certamente la pena di uno studio completo e quasi certamente quella della esecuzione delle opere. Tanto più questo, se si tiene conto che non soltanto l’Albania è interessata al problema, ma anche la Jugoslavia e con una mole di interessi che molto probabilmente eguaglia quelli albanesi. Per sommi capi i vantaggi ottenibili con la sistemazione della rete idrografica scutarina possono così elencarsi : a) restituzione all’agricoltura di terreni sommersi ed impaludati per circa 40 mila ettari in territorio albanese e di quasi altrettanti in territorio jugoslavo (valle della Rieka, sponda nord del lago, paludi di Goregij e di Oboti); ~ 87 ~