— 82 — quanto immersi, la velocità necessaria; tutt’al piii si potrebbe ammettere che stiano all’ag-guato in una posizione determinata, e che l’ammiraglio il quale vuol servirsene manovri in modo da attirar il nemico nelle loro acque. Questo tentativo è stato fatto, sembra, nel combattimento delle Frisie, ma i cacciatorpediniere inglesi frustrarono gli attacchi dei sommergi-bili germanici, ed ancora una volta è risultalo che la nave subacquea nulla può contro quella sopracquea in moto a tutta velocità. Si può pertanto ritenere che i sommergibili interverranno a combattimento finito, per dar il colpo di grazia alle navi rimaste avariate al punto da non potersi allontanare. In quanto agli Zeppelin, certamente l’idea di una flotta aerea che preceda Ìa navale e ne prepari Fazione, lasciando cadere una pioggia di bombe sulle navi nemiche, è fatta per colpire l’immaginazione; ma l’operazione inglese contro Cuxhaven ed il recente combattimento delle Isole Frisie sono venuti in buon punto a confermare la difficoltà di raggiungere dall’alto dei bersagli mòbilissimi come sono le navi in moto a tutta forza. Inoltre gli Zeppelin presentano a loro