— 69 — di un sottomarino, si ponga a sedere in una camera sotto una carta, per esempio della Manica, sospesa e rivolta al soffitto, nella quale avrà praticato un foro, e sopra di questo avrà disposto, inclinato a 45°, uno specchio (così che egli vedrà sullo specchio la Manica attraverso il foro della carta). « Immagini che la sedia e lo specchio si muovano da un lato, per imitare gli spostamenti del sommergibile dovidi alla corrente; riempia la stanza di vapore per simulare la nebbia; finalmente raggrinzi la carta per riprodurre le onde, e in queste condizioni provi a fare tutte quelle manovre che sembrano così facili quando la carta è spiegata su di una tavola e la si guarda dal di sopra in uno stu-* dio bene illuminato». L’importanza del fattore idrografico è stata ammessa dallo stesso ammiraglio von Tirpiz, il quale disse che i sommergibili operano meglio sulle coste ed in località poco profonde, ed aggiunse non esser possibile asserire che avrebbero dato risultati altrettanto soddisfacenti in acque diverse da quelle in cui hanno finora combattuto. Al pari di molti miei colleghi, io