J72__D E’ FATTI VENETI i£?i.dor dell’armi , che fi videro in vn corpo à condenùril E fuo* tra- inlieme quelle ofcurità , che prima fpariamente per l’aria girauano . Non folo negarongli apertamente i Prencipi 1* elettione in Rè de’Romani deJ figliuolo 5 ma da loro propolio-fi il Bauaro medefimo nel Generalato di tutti gli eserciti , conuenne Ja Maettà fua deftreggiar’ ,l e fudar molto , per iòfpendre fe nza rumore,e pericolo quietamente il tutto . Ora Guftauo Adolfo Rè di Suetia, inuitato da tante ciuili conuulfionì non più tardò à fcagliarfi,come un folgore, dal ***** Settentrione dentro alla Germania , itimoiato,armato , ed Svetta in > * infinitamente temuto. Prima però d’inuifceraruifi con V armi fcrifTe alla Dieta molti difpreggi , e torti , dall’Impetatore riceuuti , e per i quali fentiafi chiamato alla vendetta , e a pregar il patrocinio de’ Proiettanti , per reftituire la profeiiata oppref-fa religione alla libertà . Marchiò prima verfo i contorni della Pomerania, doue acquiftata qualche Ifola d’intorno, corfe feco à vnirii tante di quell’ itteiTe genti , che hauea_, sbandate J‘ imperatore , che di feimila foli Cauaìli , co* Hjuoìpto* quali s’era trat|o alla Qampagna , fi trouò alla tetta di v>3' un* 'efercito di ettrema vaglia . Trà quette gran commottioni,entrò Panno nuouo in cui con-tinuorono à declinare in gran modo le felicità , godute lun« gamente dalla Maettà di Ferdinando , e fi credè, che fof-le rItalia , con la bilancia delle vicende folite de’ Prenci-pi , per ràflerenarfi in vna fofpirata pace, già che la pe-itilenza , più crudele , ed inferocita , che mai a andauala pur' ancora lagrimofamente rouinando. £i conuenne finalmente piegar da vna parte , per fotte-neri! dall'altra in piedi . Deliberò di acconfentire con la-, 1 volontà della Francia , che la pace di Ratisbona fi rittri-gefse nella fola Prouincia Italiana , e che vi foilero ta-f è^te tutte l’altre conditioni d’ oltre i monti . MaJ 1 non già di ciò , nè delle fue cofe deliberate , & efeguitefi cjìsa rimafero contenti gli Spagnuoli punto . Si come in torbido. gaudi nen Cielo , rafferenandofi egli da vna parte, di graui di nem^ ttmumt. dall’altra fi carica , cofi tolto fpediron*elfi due loro Mi-nittri ; à Milano il Feria per Gouernatore ; e’I Reggente Villani à Cefare , con ampie eshibitioni contra il Re di tctno' Suetia , e di foftener’ in Italia ogni guerra , fempre , che fi compiaceffe la Maettà fua di far confignar’alla Cattou- i ca Corona la Città di Mantoua . E* vanità k credere , che | V" ~ “ — ■— .....am-f ■ f