358 D £ 1 ATTI V H N E TI, 1618 da tutti i legni , perturbatori del dominio, & infidiatori della quiete. Confifteua allora queft’Armata di 42. Galee fottili, 6. ^^jigroiie, e 36 ben corredati Vafcelli ; ondelanciatofìcon quefte w" podi refe forze ilGen.in mare, andò dirittamente aprefentarfì si) la bocca del Porto di Brindili. Subito che la Spagriuolafe Io vide à comparire irt faccia , fi ritirò più dentro fotto il calore, dei Cannoni della Città ; e’i Barbarigo nori più potendo colà giisgaere, fulminò per duegiorni il Porto coni’Artiglierie. Finalmente non piùiperando » chefoiTero coloro per volon- * /tariamefctefortire, eofferuando imponibile l'ingreffo fenza vn grande azzardo , debberò di lafciarudi, per non confumare otiofatriente il tempo, '& andò, in vece, à palleggiare, e nettare il ìtvaret, e le riuiere intorno. Intefefì da Offuna le rifolutioni, c i mùouimenti di queiì’armi,anfiofamentecommife al Riuera , chej feeka la prima ficura opportunità , s'inuolafTedadou’era, e fi reftituiife à Napoli ; e così ancoattefo colui il tempo , che Erjrma foffe queft’ Armata in gran lontananza , fpiegò le vele corL» vento propitio ; forti dal Porto , e fenza impedimento , ò di-****** iatìroateuno, fi ricondurre facilmente in Regno . Ma fequefti Vaiedii poterono aadarfene» non già così atimenne à paiTaggie-ri, conbffcitìti dipendenti, ò partigiani del Vice Rè . Ne prefe moki, e fpecialcnente duegran Bertoni de’Ragufei, vno carico diSaii^ che da Barletta veìeggiaua per Trieite; Altro,che, infegu'toftno alla Torre di San Cattoldo , ed infrantoli fopra quelle fpiaggie, s’impofiefsòde’ Capitali ; ed vn terzo, ripieno digrani, indirizzato per Napoli. Si feolìe la Corte di Madrid à ordini a tali ftrepitofi auuifi. La Maeftà del t< è , meglio per auuentura inclinata alla pace de’ fuoiMinittri, replicò rifoluti gl’ordini ad Ofsuna, che acqueta oramai gli fluttuanti fuoi penfieri ; che doueisètoifo mandare inlfpagna i Vafcelli ; e per priuarlo , oltre alle forze, etiandio d'autorità* gli tolfe di mano il negotio della reftitutione de’ Nauilij , e traiportollo a Roma in quelle del Cardinal Borgia, perche trà lui, el’Ambafciatore Veneto, GirolamoSoranzo, folle liquidato , e riconfignato il tutto . Ma Oftuna , più che mai pertinace , meno quelta volta in niuna tofapreftò la debita obbedienza . Rattenne ancora le_» ISaui a Napoli. Non finì mai di mandare à Roma il conto netto delle trafugate merci , ed in vece di raiìtgnarfi ai douere , & ^ gii ordini Reali , andaua penfando di rlefpedire in Golfo i Vafcelli con più Galee , fotto pretefto di cari- carie di genti in aiuto deli’ Arciduca Ferdinando , cht^ lem*