ij2 DE’ FATTI VENETI ¿57$ frarco fopra vn Nauilio fuperbamente addobbato. Scorfo.diodi all’Ifola di Murano con gran feguito di barche, andò a ri-ceuerlo in perfona ij Doge , i Configlieri, e gli Ambafeiatori de’ Prencipi con quindeci Galee , & in vna d’ effe egli mon-al%M° > 8 auanzò à San Nicolò del Lito . Staua già colà preparata , per accoglierlo , la Naue Bucentoro , danzandoui intorno sù i remi gran numero di Eregantini, ed altre picciole barche , tutte variamente , e vidofamente adornate dagli Artidi di Venetia a gara , le quali all’ arriuo fuo lì allargarono in fpatiofo , e regolato cerchio , e lo falutarono con tiri , e con gridi d’ vn’ infinita allegrezza. Podo il piede a terra, fi trouò fubito coperto da gran Baldacchino di panno d’oro , fodenuto da fei Caualieri, e Procuratori, e così camminando , entrò nel Tempio medcfimo di San Nicolò , doue refe a Dio le douute gratie . Nell’ vfcire , armò Cauaiiero fJZacl- Antonio Canale , eh’ era il direttore di tutti quei Nauilij. fcn-w^trato nel Bucentoro , feco anche entrarono il Cardinale di San Sido, Legato Apodolico, il Doge , la Signoria , li Duchi di Ferrara e Niuers , gli Ambafeiatori de’ Prencipi; &vna grande Comitiua di Porporati ? nauigando in tal guifa fino al fpop» Palagio diCafa Fofcari, fituato nella più bella parte del Ca* Vtncttm - “i» . ' ... i /• r ir • . Caft tof. nal maggiore . per 1 giorni , che li trattenne a Venetia, lo_, Lampade da ogni parte ardenti , faceano rifplendere fenza differenza dalla notte al giorno, la grandezza, e magnificenza-* giunchi., della Città. Le fede, i giuochi,! Tornei, e tutti gli altri più dilet-teuolipiaceri, glifi fecerofolennementegodere. Fù nell Alienale a marauigliaruifi. Fù afontuofiffimo pranfo, apprettatogli nella gran Sala del Regio Palagio, a cui trouoifi anco il Duca di Sa* uoia, capitato pur’egli a Venetia, per adempire il proprio fuo rifpetto. InteruenneilRè medefimo in vna riduttioneddMaggior Configlio, e votò, ed elefte in figura, e qualità di Patntio V e-neto. Finalmente, dopo qui fermatoli alcun giorno, partì per Padoua . Coiteggiollo il Doge col folito feguito fino al luogo Lizzafufina , principio da quei canto della Terra ferma; e i Duchi predetti lo accompagnarono verfo il Piemonte . Quiui il Sauoiardo rinforzollo di Compagnie militari, per alìicurario dall’ infidie degli Vgonotti, eh’ erano in quella lontananza dal Regno crefciuti notabilmente fopra li Cattolici ; e in quefto modo giunfe in Parigi , nulla dittur-^bato, e doue fù riceuuto con grande applaufo, e vniueriale jn Parigi. contento de’ Popoli. Patì Venetia dapoi vna grande inondatone : K-otti dal '■ ‘ Mare