704 DE* FATTI VENETI 164?. *PÌantò po* Nonantola , non eflendo Fortezza da tenerli iti piedi . Sortito allora da Caftel franco il Cardinal*Antonio, iegiutoiio in fretta , per giugnerlo , & aggredirlo all’iftef-fo Ponte del Nauicello di ritorno, e rifareirfi della rileua-/Carili- ta percoffa . Confegui anche il primo intento , poiché ar-^'''«’"ritmilo conforme appunto al difegno ; ma non già coli gli auuenne del fecondo , eh’tra di combatterlo , e di ro-uinarlo . Benche hauefle il Duca le fue genti affadigate^ mólto dal lungo cammino , e battute dai pericoli , e cimenti feorfi j fù egli il primo a dimoftrar la fronte, & ad attaccar valentemente la pugna Non v’hà cofa , che Scompigli , ed atteri più , che trouarr intrepido il nemico , quando fi fuppone timido, c confuto, Il coraggio del Duca fubito Io tolfe all*efercito de* Papalini , Riuolfero precipitofamente le (palle . Li feguita-in rono i noftri, nè con poco flagello terminarono l’infecutio-M«' nc . poiché più di quattrocento furono tagliati à pezzi.Mo-riuui Don Francefco Gonzaga , Tergente Generale di battaglia i e’I Maitro di Campo Fanfanelli . Ducento fi contarono i prigioni. Fù gran ventura , che anco il CardinaTAn-tonio , vccifoui il Cauallo non vi reitafte , nè de noitri fe ne perderono , che foli trenta • Confeguite quelle due fegnalate Imprefe , fe fi era il Duca deliberato per innanzi di entrar nel Bologneie , ho-ra maggiormente animato fe ne fece intendere alla conuo-cata Coniulta . Fuui che ancora gli confiderò molte oppa» fido ni , e quanto meglio farebbe flato Io trattenerti alla conferuatione delle poliedute Terre 5 alla cuftodia de* propri] Confini , ed alla padronanza del paffo del fiume , da cui dipendeua tutto il buon’ euento . Ma il Duca , che afpiraua nel Bolognefe a gran fini , fuperò anche adeffo I* opinion degli altri, e fù difpofta , ed efeguita tolto la^ wmarchia dell*efercito verfo Spilimberto . Vna gran piog* JSSJT7 già caduta hauea allargate difaftrofamente le ftrade , onde neceilitato il grolTo delle genti alquanto a fofpenderfi fù fatto auanzar’ il Commifiario Sittoni con cinquecento Ca-ualli , e con altrettanti Fanti sù le groppe . Lgli prefenta-tofi alla Terra di Piumazzo fopra la via , che và diritta-yf rrindillo- mente a Bologna ; pretto la vinfe , e fortificolla, per ira-J,p""n,"x' pedire i foccoriì al Forte Vrbano , e ridurlo aU’eftrecnita di cedere . Anche il Barone di Deghenfelt , Comandante della Caualleria Venetiana , trattoli fuori con feicento Ca^ ualH