LIBRO SESTODECIMO;* *í ma i foffij maligni, che haueano tentato di fpignerla ne il .¿w Jume , diuennero giufti mantici , che più gliela fecero rif-plendere co’vna piena affolutione della fuá innocenza ; edp auuerfo fodisfattion , che lo appaghi , Se ne auuide finalmente il Generale , nè volendo, che gli altrui penfieri, e maisime preferiuefsero la legge alle fue rifolutioni, deliberò di attaccare da fe Colo , e con le fue iole miJitie il Forte di Lagofcuro di qua , già che col cimento arrifchiaua , e con l’otio ficuramente perdea . Diuifo in due corpi , & in due quartieri l'efercito . JBgli andouui , e fi pofe in per-fona dalla parte fuperiore fopra gli argini con Don Camillo Gonzaga, e con la Fanteria , Michele Priuli, e’I Val- dei quartieri Ietta , efsendo caduto indifpofto il Corraro vi itabilirono con la Caualleria parimente il loro , e fi fortificarono , e fi trincerarono bene gli vni , e gli altri , Le Cannonate dal vicino Forte , ed oltre il fiume terribilmente fulminauano; ed efsi pure con le loro batterie corrifpondeuano , e tenta-uano , d’impedire il tranfito ai foccorfi nel Forte iftefsodi qua . Quiui dentro trouandofi allora Valansè arreoofsi à iomma ingiuria, che tanto vi fi fofsero l’armi della República animofamente accodate . Hperimentò più forme, per SoH]udt' 4 i * nemici. slog-