302 DE FATTI VENETI j6io ogn’altro teneramente il compianfe . Qui atteftò con lagrime Pecceifiuo fuo cordoglio all’Ambafciatore . Ne fcriifein Fran-cia alla Reina Vedoua Maria , & al figliuolo , Luigi Decimo terzo , fucceduto in Trono . Mifchiò l’officio 4 come è confueto , di condoglienza per la morte 3 di allegrezza per l’afluntione ; e la prima , come troppo infaufta , forfe_» , c’haurebbe preualfo alla feconda , fe in vn folo fangue con* corfoui di Padre, e di figliuolo , e in vn folointereile di morte , e di efaltatione , fi haueffero potuto contrapefare, ò di-uidere dagli affetti lieti gli affetti dolenti . Dichiarò più ancora il Senato quefti fuoi tnedefimati fenfi con l’eleiàone di A&jiì« due Ambafciatori iìraordinarij , Agoftino Nani , & Andrea AaZea ‘ Guffoni , ambi Caualieri , che andarono , òc adempierono i Gj£fc. numeri della lor funtione , e lafciarono , partendo, riconfir-mato , vie più con quella Chriffìani(firna Corte l’affetto, e la corrifpondenza . Haueua il Rè defonto , prima della morte , ilabilita Ja_» Corona nella più eleuata, e fplendida grandezza . Ma il filo recifogli della vita , fù qual’ infranto legame à gran fafeio intorno , che Io fà immediate difeiogliere . Subito fuanirono tutte quell’armi, diffegni, e fpiriti,cheha-uea la Maeftà Sua già vagamente difpofti alPalte raccontate., Imprefe . Femmina jgiouine la Reina; Giouinetto , tenero il Rè , più ch’era grande la mole , più fi trouò vacilantein fe^ medefima j Fù deliberato di abbandonar l’armi ; e foffe ballante in quella congiuntura di fermar refiftente il piede con-tra quegli vrti interni , ed efterni, che haueffe potuto militare la nuoua , e debole Souranità . Si ripartì l’efercito , lafcia-s6*uh* to da Henrico , in varie Fortezze . Si conferuò alia Campa-wW*- gna vn corpo di foli dieci mila Fanti, e mille Caualli , e fi af~ fodò in tal guifa per ali’hora il Regno. Ma qui nell’Italia fe hauea Ja morte di Henrico fgombrate^, le preparate caligini, non era però, che da lungi, non fi dubita ile , che non ne inforgeffero dell’altre . Parea nel Piemonte , che rimaneilero per anco grauidi tenebrofi indicij ; e che il Duca Cario Emanuelo di Sauoia , armato delle fue proprie militie , e d’altre di più , che poteuano accomprarglifi dai Delfinato , foffe per fcoccare vn procellofo nembo fopra il Milanefe . Era caduto à quel tempo in vna pericolofa indif-pofitione il Conte di Fuentes , non tanto però , che gl’incom-modi del corpo gli offufcaffero la viuacità de'penfieri ; e Io difapplicaife daU'auuertire à diffeminati dubbi j di quel Duca. Fe- citi