jag D E? FATTI VENETI e d* ilfuftrare a perfcttione con opere fucceffive inuitte il con? 1572 ieguito fublime trionfo, fi riconduflero infieme à configlio fra Canfiglio loro delle prime Imprefe da iteglierfi . Confideratene molte , tali cb7 Analmente eleifero d’accordo , di riftrignere tutte le Galee à iole cento cinquanta , riccamente prouedute di remiganti, e foldati 3 dilaniarne trenta alla cura delle conquiltate Ottomane , e fpignendofi inMorea con l’altre, (correrla d’intor-no 5 sbarcami le genti ; iorprenderui Citta , e Cartella , e in tal guifa atterrendo i Turchi, atterriti già per la rileuata ef-trema percoila , e animando 1 Popoli, già per fe fteiii anima-» ti , fcuotere loro Sai ¿olio quell’ odicfiliimpgiogoj infignorir-iì di tutta la Regione, e proceder pofcia più fempre negli ac-quifti, e nelle'glorie . Così con generofì, e conformi cuori oramai fe n’ erano dif-penfati gli ordini, e principiatili gli allettimenti, quando vdif-fi d’improuifo à traballare di (orto al deliberato consiglio il Mutàtofi- maggiore , ed il più maiìiccio fondamento Si vdì mutato in vn punto di parere Don Giouanni , auuelenato anche quefia i'<»«,0*,. volta da’ foliti Affittenti, fiati continuamente contri rii. Gl’ intuonaron nelle orecchie le difficoltà, gl’impegni, e gli ardui pericoli, ne’ quali farebbe andato ad inciamparli, iempre_» che fi fofle laiciato traiportar dal proprio valoroio inltinto , e dall’ altrui interefle , a valicar’ i Mari, & à campeggiare^» trà le horridezze del Verno , dentro al cuore , cd in vn labe-rinto inimico , fenza trouarui più iìrada da poterui vfcire. A tali vehementi influenze conuenne il Prencipe finalmente ar-à renderli , e iubito fatte falpar l'Ancore veleggiò à Portocalo-Vertocàlf- gero.Quiui, ripigliateli leconfulte ancora,parue, che fiper-i,r‘ fuadeffe di nuouo egli fletto à qualche lmprefa , raccordando JoZÌÌ quella di Santa Maura, onde fi mandarono immediate, etian-dio C°1 *uo confenfo, Afcanio dalla Cornia, e Cabriele Cer-hLZ*, belone, per ben riconofcere , ed impolIeiTarfi del luogo . L’ informatione da eifi riportata non incontrò co’l compiacimento, e con l’attentione. Riferirono, Santa Maura d’vna valida pianta 5 conuenientemente munita, e fotto cui fi douefle-» neceffariamente confumar gran tempo, prima di occuparla-»* Erano fcorfi più giorni trà quefte graui facende. La ftagione fi auanzaua rigida oltre ai fegni. Potea produrre due gran«, mali l’impegnaruifi ; l’vno le tempelte dellTnuerno; l’a/tro, la degradatione del concetto maihmo di quell1 armi, non ottenendo immediate qualunque attentata lmprefa . Altamente cfageratosi (opra quelte considerabili difficoltà da quelli flelii