'¿fio DE' ÌATTI VENETI quella radice , da cui le moleftie pullulavano ; è quando le minaccie non havefiero baflato à persuadere all’ a-1625." dempimento di ciò , che s’era già inabilito in folieuo della Valtellina , fi accoppiaiTero infieme l‘armi de’Confederati , per diflìpare con la forza l'ombre , e per aprire le iìrade un giorno alla fofpirata tranquillità. Ma rifiorita la ftagione della Primavera , s’era oramai maturato il tempo per pubi icarfi , & efeguirfi ciò , che fegretamente , in difpute haveano già la Francia , e la Sa-n/iiitHìd,u°ia flette terminato in Sufa contra i Genovefi onde lein-£ rancia , fiftenze della Republica non più poterono muouere que’ » « « % | * r /• ■ I II. /* prencipi , che a procurare di farli giuoco dell’ armi lue , per meglio vincere il loro già concertato dilfegno . Mollarono di adherir , e di correr pronti con effa intieme ad ailalire lo flato di Milano ; ma il vero oggetto era di fpignerla fola nell’ impegno , e nella guerra , e goder eilì nel Genovefato , e contra Genoua del beneficio nella di-uerfione , e del pefo , tutto rinverfato , (opra le fole fue braccia . Non però fe ne lafciò deludere la prudenza del Senato . Ma con ricambiato artificio , incentrata la coc-cata Mina , fuentolla all’aria , nfpondendo. Che incontanente , che /* armi di Francia , e di Sauoia ha befferò portata la guerra fopra il Mdanefe , [arebbano fiate prontamente fe-[kfotyjf'gwtatt dalle Venete 9 nè omejfe in parte alcuna le obhgationi deir bhca,n npo Alleati ZA, A tale potente eforcifimo conuenere finalmente amendue que’ Prencipi feoprir gli arcani . Li Miniltri di Francia in Turino , e lo Aedo Duca , parteciparono all’ Ambafcia-tor Priuli la già da loro concertata deliberatione contra i Genouefi ; pregarono , che la Republica vicontratte anch’ella , e promiifero , che , fuperatane 1* impretta , la quale con l’accompagnamento di tante forze farebbe tolto felicemente fortita.haurebbefi potuto poi,con lamedefimafacilità . è con T armi medeilime vittoriofe . occupare à briglia fciolta il Milanefe ,• liberare la Valtellina , e la Rhe-tia dall’ opprefiìoni di Caia d* Aultria , e tolto all’Italia il duro giogo , redimerla alla liberta . Ma queite fpeciofe efprelltoni baftanti non furono ad alterare la Republica da* fuoi già palefati fentimenti . Erano i Prencipi , gl'intereiii, e le difficoltà le medelime . Raprefentolle in rifpoita loro di nuouo , e lagnoiìi molto , che non per anco gli altri fi auuedeiiero con la lor prudenza , che , attaccando-' ’ fi nel