LIBRO SESTO. 275 Tnfiftè nella prima vdienza * Rinforzò nella feconda, e nel- 1607 l’altre , la giuftitia, la ragione . A nulla però mai potè persuadere il Papa s tenace per fe , tenaciffimo per gli altri , chè, fpinti da vari] intereffi , ed affetti , non ceffauano di fieramente inafprirlo , in vece di Chriftianamente vincerlo al bene . Frà tanto , che affaticauafì il Cardinale in tal gui-fa à Roma , venne fpirito di hauer parte di merito in quelle trattationi anco all’imperatore Ridolfo , e pensò valeriì tore vuole di vn forte mezzo , per fregiare à mifura della fua grandez-fraporfi' za l'interpofitione. Pensò , che il Duca di Sauoia , Carlo Emanuele capìtaffe egli fleffo à Venetia , per trattarne , e defiderando à ciò dif- Calmexx0 p*orlo , mandò il Marchefe di Caftiglione à furino . Senti-toiì da Carlo il defiderio di Celare , benche lo conofceffo , nè facile , nè famigliare , per adempirli , ad ogni modo , bramofo di compiacere alla Maeilà Sua , quanto più potea, volle prender lingua dello flato vero , in cui trouauaii allora quell’affare , e pregò Pietro Contarini , che gli era Am-bafeiatore per la República à canto , che fìnceramente gli lo fpiegaiTe . Contentollo il Contarini volentieri , rapprefen-tandogli l’opere prellate da Gioiofa a Venetia , e a Roma^ pe’l Rè di Francia , con ciò , che infierne haueaui fpono Don Francefco di Callro , per l’altro di Spagna , e le difficoltà 9 che s’incontrauano nei negotiati . Intefele il Duca , riputò inopportuna , ed inutile la iua molla , e la fua intra-prefa ; Se n’efeusò col Marchefe 5 ne fcriffe a Cefare in con- Ma cad.ij formità , e per compiacere pur in qualche parte allajMaeftà ii,uuo~' Sua , fpedì a Venetia Giouanni Battilla Solerio in Amba-feiatore , il quale arriuato , ed vnitolì con l’ordinario , che quiui rifiedea , non mancarono per le loro parti di tutto il poffibile. Quelli continui maneggi di pace , benche ne dimoflraffe-ro difficile Pefito , continuauano a tenere nondimeno , conu, la fofpeniìone degli animi , fofpefo etiandio Io trattar dell’arme , non già però , che ometteffe alcuno di ammaliamo nel numero poifibile maggiore . Confpirauano principalmen. te d’accordo il Papa , e Fuentes per ciò impedire alla República , e tanto aftaticouuifì il Conte , che gli forti alia fino di fufeitare trà i Grifoni di vile conditione vn generai tumulto . Già condottofi , come fi diffe , il Segretario Padauino nella Lorena , hauea fuperata con la fua deilerità la permiiiio- Hhh 2 ne