LIBRO T£R.Z0D£CÍM0: ¿25 tempera il Capello , continouandoui però 1’aíTedio . Scor- ¿ g fe qualche giorno , che vedutifi ridotti coloro à fìraniliimo partito , vollero efperimentar’vna mattina di vfcir’impro-uifi , e d’inuolarfì , e fuggir di furto , fperando , che i raggi del Sole poteiTero feruir loro d’armi , per ferire.» p¡trfuggt*e, negli occhi i Veneti , già che in altra guifa conofceuanfi impotenti. Ma ballò al Cappello di feoprirne, fe non akro , Pam* bra . Spicatoiì loro immediate dietro , andò à furia di Cannonate , à tal fegno feguitandoli , che vedendoli gii iniqui prefto giunti # e fi riuolfero , e il redimirono di H-orUlfc)t, nuouo dentro al Porto fìeffo . Seguitolli il Cappello fino sù la bocca , e la Fortezza pur’ancora li foccorfe con im-petuofi tiri , vno de quali hauendo colpito nell’Albero della Galeazza del Marcello , volonne vna Schieggia à ma- ^ralamente ferirlo in vn braccio , & à rimarcargli il merito col fuo proprio fangue . Rileuarono in quella fuga danni non pochi i Corfali m cinque legni . 11 Capello continuò à tenerneli affediati dentro per circa vn mefe , non mai combattuto da’venti , ò turbini ; e dubbiteli , che potef-fero in quel lungo tempo ioiieuarfi contro di loro gli Schia-ili , che haueuano fopra le Galee . Li chiufero, col man-tenimento di que’ J urchi Comandanti dentro à vn luogo forte , liberandoli in tal guifa dal timor de’Schiaui noa_. già folleuandofi dalla fchiauitù di fe medefimi . Rifolfero finalmente di far più fpeditioni per via di terra al Capi-tan Bafcià del mare , che feorreua allora PArcipelago Lo auuertirono delle loro angultie , pregáronlo di pretto J" ' e valido foceorfo, per redimere , con eiiì loro la grandezza infierne deli’eccelfa Porta , cotanto dali’Armata Veneta vilipefa , ed oltraggiata CommoíTofi grandemente colui à tale riceuuto auuifo , fp\coiiì fenza indugio con ventìdue Che vi ¿fp '~ Galee , due Maone , ed alcune Nani verfo PAdriatico ,ygmioctor' Corfane la voce da molte parti al Capello , fi trouò combattuto grandemente nel fuo Coníigüo , fe doueua , ò non doueua attendere di effere aiialito da vna parte da] Capir tan Bafcià con l’Armata , e coito dall’altra da Barbare-JJ! Ar‘u~ fchi nel mezzo . Quello era il iuo pericolo , fe differiua á déliberarfi . All’incontro riioluendoii di entrar' , e di aííalir’ immediate nel Porto i Corfali , fe gli opponeano le due^ folite difficoltà ,• l’arduo, & azzardoio ingreifo , e Piafad to , che il haurebbe potuto arrogare il Gran Signore, per Llllll lo