74 DE’ FATTI VENETI vn’ altro timore di non minore importanza ; che, potendofì 1571 fermare trà il Fano , e le Merlere l’Armata Ottomana , to-glieffe iui il modo alla fua di più accompagnarli con l’altre.» de’ Confederati, e in queli’affediata feparatione , follerò con? dannate tutte le forze Chriltiane a parte à parte ineuitabit-mente à perdersi. Finirono poi di perfuaderuelo, Giouannì Lo-? reda.no , e Drusio da Cherfo , ch’aueali già ipediti con le lor Galee, à meglio indagar’, ed afiicurarsi de’nemici, e ritornati, gli riferirono, che poco poteu ano coloro tardar’ à comparire in quell’acque, e che egli continuando colà à fermarli, correa vn’ euidentiiììmo rifchio . Nel giorno di otto Luglio felp® dunque l’Ancore da Corfù con cinquanta Galee fottili, ' " fei grolle , e tre Vafcelli, per Meiiina , e bramando di raccogliere , e di accompagnarli quiui tolto con tutte Paltre forze fquarciate fue, onde , fubito giuntevi le Collegate, potei-ie fpignerfi, fenza perdita di maggior tempo, à gran fatti „ icriffeaiProueditorQuerini,eCanaleinCandia,che, giàellen-* do trafcorfa l’Armata nemica di quà dal Regno, ed in confe-guenza folleuatolo dal pericolo di replicate inuafioni, doùef, fero immediate portarli anch’eiii à Meiiina con tutte leGalee, che teneuano alleflite, e io beffo commife ai Proueditor Generai Barbarigoin Golfo . Vn folo inconueniente gli fucce-dette, fallandoli da Corfù- Volle, prima di trarfi al Mare, prender lingua nuouamente de1 nemici, mandandoui un’altra volta il Orufio , e fc'rancefco Frono con le lor Galee . D ecì Turchefche li foprauuennero nel fortire dal Porto d’ Itaca^ , dalle quali con gran Cannonate affiliti,. quella del Trono re-TJTacl 1^° s^orzatamente roctorn ira ; l’altra, con miglior fortuna-* ìi/bn* inuolandolì, ritornò falva a Corfu , òc egli in tanto fi auan- dieci ne mi. Zò , e pàisò in pochi giorni felicemente in Meifiiia. tht' Ma fe per la tardanza de’ Collegati, e per laif rettala folle*! citudine de’nemici, fi trouauano di quelle partigli Stati, e l’Armata della Republica trà tette anguille , e pericoloiì anfratti ridotta , ianguia più ancora pendente da vn fiero affedio, e da crudeliiiimi affalti Famagoila in Cipri . Già verfo il fine di Aprile havea Muitafà raccolte nell’ efercito tutte le militie , munitioni, e prouedimenti, che dal Tureo Alì, e da vn filo di Naui continuo , u’erano copiofa mento ricapitati. Accoppiò il tutto in un corpo portentofo per numero , e terribile più ancora per fettantaquattro gran Pezzi d’~ Famagòfia Artiglieria, che lofeortauano alla fronte, & andò diritta-'"mfitfà mentc ac* accamparfi Cotto Famagoila. Erano quaranta^mila - * « v ;• t %