246 DE FATTI VENETI, 1602 efercitata patienza , e defterità , ottenne anco il delìderato intento . Ma poco dureuoli efsendo gli accordi , quando gli animi non ben concordano , predo li Agoiìani ritornarono alle loro prime tumultuationi . Si pretefero più to- ilo oppreffi , che ben gouernati dal Rapprefentante Ragù-feo mandatoui - Lo (cacciarono con gran difprezzo , e più Tempre innamorati nella Republica , innalzarono lo Sten- v f dardo di San Marco, e mandarono à Venetia foggetto efpref-f,Za/,ii' fo, per autenticarne la foggettione . Fù allora il Gouerno più Agttfi“ ' che mai à non riceuerlicoftante. Gli parue maggiore più ancora il fuo impegno , mentre il ST già. ftabilito accordo eraftato vn'opera dellafuabontà. Com-mife rifolutamente à Bernardo Veniero , Capitano in Golfo, che douefseincontanente trasferirfi all’Agufta con le fue Con-ieruc , e sforzare in ogni modo que’ Popoli à reftituirfi in fede verfo i Ragufei . Andatoui il Veniero , conobbe, che poco giouano , lenza freno , i blandimenti à vndeftrkrferoce. Si rifolfe dì far’entrare nel Cadelìo quaranta Fanti ; egli trat-teneruilì vicino , e in tal guiia imbrigliando à coloro ia vo-KU„tile_ lontà , ridurli più facilmente al douere . Ma vn’altro dif-todijpm- prezzo limile* ò maggior del primo commifero intanto iRagufei conrro alla retta intentione della Republica . Prefero lofpetto , ch'ella haueiìe fatti entrare in Aguila due Religio-Jy' "II? fi » Per fomentami le tumultuationi , e li fecero crudelmente t annuito. vccidere . Subito trafcoriì in quello graue delitto, temerono di punìtione anche quella volta , e ricorferoal folito rifugio della gratia, frescamente efperimentata. Inuiarono à Venetia Stefano Benefla , loro Ambafciatore, fciaf ufi lo- il quale parlò conforme agli altri, quanto all’ humiltà 1, mà r.àv^- nej rapprefentar’il cafo , lì come allora confeffaron’elft lotraf-corfo delle due Galee contra l’Aguda , pregandone compatimento , e perdono, così hora foltenne il Beneffa innocente il fuo Publico dellhomicidio dei due Religiofi, aflìcurandolo , "*'• deriuato da priuata mano , e per femplice priuata cagione . Ma quando anche foffero itati non delinquenti li Ragufei, di quello fatto ,erano peròcolpeuoli di vnafommagelofia, c’ha-ueano conceputa , per i quaranta Fanti, già introdotti in Agu* ila dal Capitano dei Golfo , e per la di lui dimora colà d’intorno con le fue Galee . Fortemente dubitauano \ chevna fruttifera Temente , fparfa in fertile terreno , folle facile à piantar-ui le radici } perloehe il Beneffa , fi come non ardì di toccar punto quello fofpetto , così gittoffi ad inuehire con gran Ve-