LIBRO SETTIMO. 331 e colà fermar fi prcifo Ferdinando. lui maturato da loro irL. 1614 confultaciò , che fi poteffe deliberare , Cotireconiìgliò il Duca , ch’eiTendo necefsariodi contentare in qualche cofa il Rè di Spagna , potefse compiacerlo nel matrimonio con Margherita , e in tutto il più capitolatoli dalla Maeità fua in Madrid, fuori , Qhe di priuarfi della Nipotina . A parere tale non ricalcitraua il Prencipc di Caftiglione^, Miniitro dell’imperatore , e viadheriua parimente la República . Ma intanto, che trattai) a fi fopra quelli punti, capitò da Madrid à Ferdinando vn’ordinedel Re , infittente perl'efe-cutione del già deliberato , e fopra tutto del matrimonio, ri-feruandofi pofeia à decidere del rimanente , A quello reiterato precetto reale , perfuatofi alla fine il Duca di fodisfare^ SlÌX oramai nel poffibile à Filippo , fi lafciò intendere di accon-fentire alle Nozze ; di perdonare à ribelli ; di non più pretendere i danni della guerra , e richiefe per fe in ricambio , Scurezza , di non efsere più trauagliato con l’Armi , nè più Vi fofse dubbio delia permanenza inMantoua della Principi-na . Fra tali negotiati ritornò di Spagna ih Sauoia ¿1 Prenci-pe Vittorio » il quale portò occafione al Padre di gagliarde mutationi . Portogli , che , fe bene hauefse fodisfatto il Rè con la reilitutione delie tré Piazze , nulla però fofse quella Corte verfo lui bene intentionata } onde conueniife dubitare molto delle cofe fue . Se è vero , che le difperatio- ^ ne reftituifea l’arbitrio , hora lo riaffunfeEmanuele. Ritornò Sau,,Z dinuouo alla libertàdelfuo geniojede’fuoiintereifi Cominciò torn“a!r à negare dkongiugnere la figliuola Margherita al Duca Ferdi- *""" nando , íenza íaggiuílamento di tutte l’akrc vertenti differen-ze , ed in vece di difarmariì, diede mano all’Armi, proue-dendofi di Capitani, e ftipendiandofpecialmenteil Conte Gio- ♦ ' uanni diNaffaù , di grandi adherenze in Olanda . Per finire di confonderli da tutte leparti lecofe , inforie anche in Francia^ qualche principio diciuili commotioni, per lo che fu obli-* ata la Reina più à penfare ai bifogni del Tuo proprio Regno, che à fedare m Italia le altrui controuerfie . Hauea ella con la Soa- c“" gna ilabiliti due vicendeuoli matrimonij , l’vno del Rè fi gliuolo nella Cattolica Infanta , l’altro con quel Prendo- " d vnal figliuolai . Non erano piaciute quefte due congluntio-m a Conde . Si miro dalla Corte 5 Paisò à intimafioni di riformatione di Gouemo , e mandò fino qui à Vene-tia Monlignore d’Vrfè , per confiderare alla República,, quanto doueuano importare à tutti quei raddoppiati legami ■ ■ ' PPP 2 di