LIBRO S £ T T L-M O. ^7 Gittoifi alla Republica , Prencipe italiano , amator di 1611 pace , confinante fuo , ben’intentionato in ogni tempo ver‘ fo la Caia Gonzaga di Alantoua , e che in quellafteiTa occa-fione , fubito nate le gelofie per gli andamenti di £manuele , hauea principiato à darne faggio , con la fpeditione colà di Don Ferrante Gonzaga , Generale dcH’Artiglieria , e auuer-titi , e pregati il Papa , e gli altri Prencipi ad interporre il zelo , e l’autorità , perche non vernile la quiete d'Italia ca~ pricciofamente fconuolta . Se dunque in tempo di foli dubbi j s’era così diportata la Republica , tanto più Ferdinando fperauala propenfa allora , che già s'erano conuertite in formali hoftiiità , le trepidationi, ed in perdite efìettiue di Città, e di Stati. Conueniua nulladimeno il Senato conllderare con la fua_* prudenza , ch’era affai grande il paflaggio dagli offici) aliarmi , e gran differenza dagli iiudij della pace agl'impegni della guerra ; onde quelli, che vemuano attrati da queiti importanti riguardi, difeorrean così. E perche stuoie la noftra Republica, dar'hoaai le mani all' armi fenza ne- Orationr r tT / i , _ J'f'rr** ,,, Sitato mia , e Jeuza provocatone ai ojjela , o necejfita di atfefa ? Perche tsfode- p!rnpn hn rarle contro d>ron Prencipe Amico fenzj ver una occafione del pacato e ' en^”^' zji dubbio dell'avvenire ? e perche non contenta nc amo di fvaginarle feconda , njuol'ejfere la prima , fi ¿fi che il fuo defiderio alla guerra , fi a più ruchemente di quello di tutti gli altri , mentre è nel merito maggiore di bramar la pace , e di