LIBRO decimo: 485 Versò per tanto à lungo il Senato foura la grauità 1628. di vna tanta pendente materia , & erano due i’opinioni , difcordemente contefe j i'vna (ottenuta da Simeone Contarmi Caualierc , e Procuratore , e 1' altra da Domenico Molino , Senatori amendue riguardeuoli , e di egual concetto . Difputaua il primo in riftretto. Non douere la Republica dtchiararfi principale in vna guerra , in Df cut ne meno fi potta chiamar* adherente t trattando fi di vna Prencipe Francefe , o nel feno almeno della Francia. P,f n™'*~ Nulla per anco muouendofi quella gran Corona , poter' pretendere o-«mHìutn gai moffa altrui vn ardito rimprouero a [e fiejfa , di non efsere bacante d difendere l'amico , onero aggradare la Republica di vn* ecce ¡fi u a ambitione , affumendo in lei eon troppo frettolof9 impegno , tutto il pefo dì vna tanta guerra , U incorporato confine dol Veneto con lo Stato Mantouano , vnica ragione forte da poterfi addurre y per non fraporre tempo ali* tmpugnamento dell’ armi , anzi perfuaderne la dilatione , pm facilmente attraendo le offefe , e le ingiurie vna dichiarata , che vna per anco dubbio fa inimicitia . Lo prefidiarfi irur pace , per non cfporfi alla guerra , aflìcurare fneglio il Dominio . Se peflìmo è il Configlio di flncicar'tl potente , perche andarlo men-¿iatndo coutra la potentiffìntà Cafa d’ Auftrta ? Non conttenire almeno mpegnaruifi fenzjt vna jlretta vnione con la Francia , che in-¿k(J"labilmente componga d’ejja , e la Republica vn corpo grande , € bajlantc à contendere , ed à fuperare il nemico , Douerfi dunque^ attendere dal tempo quelle alterationi , accidenti , eh' egli è Jolito di produrre % ricceuendofi in tanto due importanti benejìcij ; /* vno , di non dar' occ afone à Ce far e di maggiormente impegnar fi contra ‘Niuers ; /’ altro , che fi attuegga Emanuele del fuo mal penfiero , arri-fchiando tutto il dominio nell’ arbitrio della Spagna , per tentar d’~ tmpadrotiirfi del Monferrato . Se per isfuggtre qui fio gran perìcolo egli non haueffe altra ragione , lafciarfi almeno perfuadere dalla lingua dell'efempio , eh' e la più forte , e la più erudita . Raccordarfti quanto nei paffuti tempi gli cojlo il patrocinio di quella Corona , fino sforzatolo à reflituire /’ ac qui flato , e fino occupatogli lo flefso patrimonio fuo . Nature , intereffi de’ Prencipi , che non mai cangiandoft, meno douer’hauer forzjt di far cangiar la Republica dalla fua maffì-ma antica , di non incontrar 9 fe non violentemente la guerra , e di penjar con chi attaccarla , prima di attaccarla. Terminatoli dal Contarmi il difeerfo con le dette , & altre ampifiìme ragioni , montò l Arringo il Molino ¡in ìrifpofta , e fuccofamente difle. Non conuenir' attenderfi rimedij dal tempo , mentre e in procinto di