LIBRO qVlN TO 225 <*retario Roberto Lio . Maneggiarono principalmente il nego- 159S tio il Cardinale Pietro Aldobrandino, General dell’Armi, ch’-cranogià fiate fofpefe, e Donna Lucretia , moglie diFrancefco Maria della Rouerè, Duca d’Vrbjno, eforella del Duca Alfonfo defonto, e retto accordato. Che cedeffe Don Ercole itila Chic fa la Città di Ferrara contutti i luoghi, e /e-> ^ ^ Terre nella Romagna , r efi andò à lui la Piene , il fiondino, ePompofa > Ghc^ ¿¡tunì, gli foffe dichiarata Carpi Città coni’infìitutione d>evnVefcouo f Che s'mtendeffe-ro parimente fue tutte le Poffefftonì , e terreni proprij della Cafa , lafciatiglì dal morto Alfonfo 9 e gli edifìci, egli borti, ^vicini al Ca/lello, m* con la condition^ di rinunciarli alla Chiefa per quel prezzo, che fi f offe Jtabilito. Che ogn'anno la Camera Apoflolica gl'inutajfe quindecimila far a di Sale inCeruia , efente da.'_> Gabelle di Ferrar a, e pò . Bebé foffe DonCefare , & o%n* altro aàher ente fuo, follenato dal già publìcato interdetto. Deuolutofi in tal guifa alla Santa Sede il Ducato rimarcabile-» di Ferrara , volle accrescergli maggiormente il fregio il Cardia nal Bandini. Occupò la Terra di Comacchio , nonfenza ag-grauio , anco dell* imperatore , come luogo da lui pretefo di ‘ ragione dell’impero ; e iene fece anche à Roma intendere; mà troppo diuertito hora dalle guerre barbare nelPVngheria , fi contenne infolifemplici, indolenti offici] . Dopo coniignatofi da Don Cefare al Cardinale Aldobrandino per hoitaggio il fuo figliuolo , Don Alfonfo , egli andò à Tm£,Z Modona , feguitato da fei mila Fanti, e da cinquecento Ca- u Curdi ualli , ed il predetto Cardinale fece in Ferrara l’ingreiTo m nal Aldo-Vn giubilo infinito fentUI Pontefice 5 che fotto li fuoi aufpicij “ felici , e colmerito della fuacoitanza , foffe tocco à lui, do-Ferrara' po fecoli , e fecoli, di vnire alla Chiefa quell’importante Dominio , e dihaueme potuto confeguir la gloria fenzasfodera-re vna fpada , e fpargerui vn’oncia minima di fangue . No partecipò l’acquifto al Sacro Concittoro, e affine di perpetuar- lo inalterabilmente della Chiefa , fece prendere vn decretp , che ne prohibì in qualunque tempo , e per qualunque titolo, ecaufa l’alienatione. Venuto l’Aprile , volle coronarne l’opera , egliftefso an- vmipu-dando à prenderne il pofsefso ; Viaggio memorabile pe’i muo-uimento dì tanta Maeftà, per Toccatone gloriofa, e per ven- ■ titrè Cardinali , & altri confpicui Perfonaggi , che lo fegui-tarono . Ad oggetto di qualificare maggiormente ilfuoingref-fo in Ferrara , e tanto più diftinguerne la cerimonia /eJa.» pompa fuui coftruita vna nuoua Porta, per cui entrò nelgior-^0 fello di Maggio , e venne accolto da tutta la Città coru, T t diuo-