So DI' FATTI VENETI Fabbricò altri fette Forti più vicini alle muraglie. Forniti« con li y trgran cinquanta grotti pezzi, e preie di tal forte inceilantemente à * jTtut- beriagliare , clic furono contati fino à cinque mila tiri tra il dì, cht,eue' e la notte degli otto Luglio giorno , che fi calcolò per ap-5571 punto quello , in cui parti da Corfù per Meflina il General Vernerò con le fue Galee . A quefte infittenti, e crudeli per-cotte, non più poterono refiftere i Parapetti, nè meno rapez- , zarli gli difenfori, mentre tutti quelli, che vi fi efponeuano , veniano , come in berfaglio ficuro , appoftatamente eftinti \ Ridotta le cofeà tali ftrettiiimi termini , ordinò Muftafà il terzo genera!’ atta ito , tutta la forza auuentandoui di nuouo , a ^0 e Scendo nello ftefso tempo aggredire il Riuelino , la Corti-* Éll'fc 5 ? 1 Torrioni di Santa Nappa , dell’Andruzzi, e dell’ Ar-f fenale , perche fe i poueri aggredì, che già disfatti, e confanti , per la maggior parte , non erano fufficienti à refiftere in vn luogo folo manco potettero fupplire ripartitamente in molti. Ad ogni modo, anche in queftoferoce cimento, perai, parimi, tre iei hore , fempre vittoriofamente combatterono , Rifolfe funate, finalmente cplui di non affalire più con gli huomini; mà con_j le fiamme , e fi mife à far lanciar , ipecialmente dentro al Pvi-uelino , in molta.quantità fuochi artificiati. Vedendofi li di-fenfori ui tal guifa ineuitabiimente à diftruggere , furono ne-ceiìitati, per non arder tutti di ritirarfi qualche pafso indietro , e allora i nemici montati frcttoloiamente fopra quella.» portione di terreno , rimafta vacua, ne occuparono ageuol-mente pane , e vi fi auuanzarono più auanti. In tal’eflremità intraprefero ì Ghriltiani vn’ vltimo partito di difperatione_j , che preparato già haueano . fecero volare anch* etti vna fotterrànea mina , da cui fi puote dire, che ne fcaturì il bramato effetto , benche fotte più pretta à prender fuoco del ricer-¿fZfiri" cato bifogno. Mille Turchi, montatiui, andarono per l’aria; fZaZ mà con etti toccò, per mala forte , anche al Capitano Rober- 10 Maluezzi, ed à cento foldati , che ancor combatteuano sù lo fletto Riuelino con la fpada in mano . Per quefte volate ruine rimaie a* nemici poco terreno, da poteruiftabile fermare il piede * e i difenfori, ritiratifi dietro alla trincea delle_> Botti> già fabbricata , refifteuano per anco intrepidi, Si traf-fero i nemici, per aggredire la Porta di Limifsò , laquale te-neuafi fempre aperta, così per condurui dentro del terreno , ^ iortirc » quando ne folle fiata 1’ occafione « Per is- £*/ /? fuggire il pencolo » e’1 cimento , poteafi ageuolmente chiude-re 5 mà il JSagUone > e Luigi Maninengo, Sprezzarono l’af- falto j