LIBRO SECONDO. IO* in vn fubito di tanto incontro improuìfo vn* ammiratione generale negl’vni , e negli altri, fi diede ogn’ vno con animofa 1571 preftezza all’armi. Corfero i Chriitiani folleciti à i fuoi luo- */-foghi , chi co’l mofehetto, e chi con l’archibufo ; ed altri conu p'Scon9' alabarda , ò la picca. I Turchi, per la maggior parte,con l’arco . Volarono tutti fecondo il proprio incarico à ben nettare le Coperte , e à togliere le sbarre; Li profefsori dell’ arte de’ fuochi, à preparare pignate, e bombe ; Quei delle Artiglierie fimilmente ad approntarle ; e negli atti, e nell’ opere , e fatiche iftefse ciafcheduno à gara , non contento del fo- lo impiego della perfona, efercitaua la lingua, e la voce, ri-cambiandofi vicendeuolmente le preghiere, e 1’ efortationi di vnacoftanza, ed intrepidezza inuitta . Queiti, & altri furono gli officij, che le militie, e tutti adempierono incontanente alla prima feoperta de’ loro nemici. Ma i Generali di amen-due 1’ Armate , non obligati iolamente a loro iteifi; ma chiamati à ordinare, à prouedere per tutto, e per tutti, nonheb-bero bifogno, che altri li foilecitafsero nel grande anfratto, ò che pur loro fuggenfsero la necefiìtà del coraggio, per vincere. Chi è preparato infleifibilmente dall’anim > proprio d’ardir’, e di cuore , non fe ne aunenta con l'occauone. Ogn vno d’ effi ripieno di que ti affetti, nè i Turchi preualfero in ciò a’ Chriltiani, nè i Chriithni operarono di più dei Turchi. Meno li tré notiri irà loro fi cederono punto . La prima attione_, efercitata, fù di pietà, già , che la cauta era pia . becero fu-bito trar da’ ferri gli Chriltiani sforzati al remo, concedendo loro gratiofamente la libertà , perche aneli effi potelsero nel feruore della pugna maneggiar T armi. Ordinarono pofcia a tutti li Capitani, direttori delle fchiere, che fecondo fi anda-uano eftendendo le loro Galee fuori degli Scogli in mare , fi ponefse ogn'vno al luogo, e nel Corno , che s era già nelliu concertata ordinanza a Mefsina preicritto . Nè fi contentò Don Giouanni di quelle fole diltribuite diligenze , montò fo-pra vn piccioILegno ,e circondando tutta l’Armata d’intorno, f°“niGio^ e difponendo gli ordini,douemeglio ne vedeail bifogno,com-muoueuaconla voce gli animi ; attraeua il rifpetio con la__, Maeftà, e facendo più ardito l’ardito, & animando di ardire il timido , rendeua oramai del pari impatiente ciafcheduno di auuicinarfi al combattimento , e di gloriricarfi in quel fanto j imminente martirio . Dopo hauereintal guifa inferuorati col difeorfo i cuori, volle , che anco 1’ occhio vi s’ impietofiiTes« fece alzar’ad alto (opra i’ Arbore della fua Galea lo Stendar-