508 de fatti veneti 162Q Corroborò il Rè , e corroborò il Duca con tutt^u prontezza 1* accordo 5 Ma le nouità , che Accedettero dapoi , dimoftrarono , che non fottero fimili all’appa-renze le difpofitioni degli animi . Amendue vi s’erano fiaiiìite da condotti per i loro penfieri già efpreflì , e per i quali amendue defiderarono di portar’ auanti per all’ hora il tempo , Fu sforzato à farlo il Duca , per fermar nel rapido corfo le furiofe militie Francefi , e per Ja fpe-ranza , che ripattati , che haueiiero i Monti , egli potette conferuarfi ancora nell’ occupato dominio ; racquietar Sufa , e rimanelTe impedita agli Spagnuoli l’efpu-gnatione di Cafale . E la Maeftà di Luigi , e Ricne-Rù volentieri anch’ eiii vi concorfero ,* già che fenza^ pericoli , fenza fpargimenti di fangue , e col folo ri-ipetto del nome , haueano felicemente ottenuto il pieno de’ loro defiderij ; liberatili dall' Italia , & ageuolati à poter tolto ritornar con quell’armi in Francia contro^ gli Vgonotti 5 i quali , non ottante la perdita della Rocella , e l’altre graui feiagure loro fuccedute , colla l’opportunità della reale lontananza , faceuanfi gagliardamente fentire. Ma ciò , • che fi adattaua à profitto degli altrui fini , e intereffì , non già concordauafi con que’ palli , e impegni in cui la Republica , inalterabilmente otter-. uando le cofe promette , e patuite , s’era oramai, po-teafi dire , irretrattabilmente auanzata. . Dopo battuti dal Rè Chriitianittimo i Sauoiardi ,• fuperati vittoriofamente i patti , e con gran terrore comparfo in Italia , non hauea più hauuto il Senato ragione , ò rifpetto , per attenerti da ogni mouimento . auea commetto all’Erizzo , General dell’Armi , che douette fenza interuallo maggiore congiugner le fue con mueu,rfi. je militie del Duca di Maotoua ; in eiecutione di che li eran’ anche amendue portati concertatamente à Villa Franca , ed hauean trà loro difeorfo , e ventilato ciò , che più auuantaggiofamente poteuano intraprendere . Fù la prima loro propofitione di trasferirti con tutte "aAMan *arrn* * combattere Cafale , defiderofi di trarlo fuori 1CUM. d’ attedio , e d’impaccio » Ma confideratiui più con-trarij vi fi conuennero sforzatamente diitorre . V oleanui cento miglia di cammino . Bifognaua marchiar per lo Stato di Milano , e bene fpeffo trouarui fiumi , e vr- tar’