3S8 D £‘ F A T T I VENETI. *617 improuifamente diede ,• ma doue appunto fuppofe di colpire , fù egli colpito , con la morte di più di quattrocento de’ Tuoi . lntefofi poi , che foife tolto , pe ritentare vn* altro foccorfo , fcagliouuifi contro Oratio Baglioni con trecento Fanti feco , e con altri , che vn poco più indietro Io feguitarono . Venncgli anche fatto Rincontrarlo iopra il luogo di San Martino , e fuppoitoio à fe di numero inferiore 9 nè curatoiì , per ciò , di attendere l’arriuo di quelli, che dietro gli marchiauano 9 animofamente affalillo • Ma_> quando fù dentro al conflitto , conobbe » che non v’era cola più fallace nelle guerre del creduto numero de' nemici. Superiori à lui di molto » e molto , lo circondarono dintorno à fegno , che dei trecento Fanti » ch’erano feco, du-cento ne vccifero , tra i quali moriui anch’egli, infteme con jùfin,. Virginio Orlino , e Giacomo Aliberti brauo Capitano a e«» quafi tutti gl’altri reftaronui prigioni. Addoloroiii molto la Republica di quella tagliata ; del foccorfo , che iui à poco penetrò in Gradifca , e della«, perdita , tra gl’altri , di qualificato foggetto . Volle anco contrafegnare , e perpetuare la memoria parimente à lui , come al Giuftiniani , in vn confpicuo depofito di Statua.» Equeiìre dorata nelriiteffa Chiefa di Santi Giouanni , e Pao- lo , e confo 16 pure con vtilofa aflìgnatione la Madre , e li fratelli . Hiueano li penetrati aiuti in Gradifca riftorate alquanto quelle Somme anguille ; ma fi come vna grande fici-tà in vece di eiìinguerfi , viene maggiormente da poche^. tìille aumentata , così trouauafi quella Piazza , tràgliaffan-Gradifca H Ì , e le miferie , più che mai oppreifa , e cadente . Non^ plù trafpìraluie neanche dal Forte Stella , che iafcnObililil-mi ioccorlì, Haueano già i Veneti interfecato , e ehiufo di nuouo if Lifonzo con ripiantateui palificate , Scorreuano da ogni parte le Barche per oliare ai traniiti . Staua la Campagna coperta tutta di militie , e foltamente rinforzate le linee con_> le genti , che hauea condotto feco Pietro Barbarigo, fucce-Ì7rZGf' duto poco dianzi nel Generalato , per le indifpofitioni del Landò , onde condannaua oramai la neceffità gli aifediati , ò ad arrenderli volontarij , ò tolto miferamente à perire . Perciò il Barone d’Ech era già volato per le polle a rappre~ Tentare all Arciduca quei vicini eccidi] , per celeri , e non_, più tardati foccorfi . Et al Gouernatore Toledo era parimente andato il Vefcouo di Trieite , per follecitarlo à non più