44o - DE’ FATTI VENETI ed otto il Duca di Sauoia , Che dei Cannili ne toccaffe a eia-fcheduno egualmente la terz^a parte , Che cimmaffatefi {atte quefìe armi doue [fero i Prencipi farle caminare verfo i confini dei loro Stati Che fi prouedefsero le artigliane dai luoghi più vicini a fpefe communi , ed a proportion delle forze . Che durar douefse que fi a Colleganza per anni due 3 e per quanto più la richiedefsero i btfogni fino al-C intera refiittioune de' luoghi occupati nella Rhetia s e Valtellina ; ($r occorrendo , che alcuno de* Collegati venifse af sa lito , (ofsrc tenuti gli altri à foccorrelo con la metà delle genti , oblígate loro ne* Capitolati. NeíTuna cofa fi difle , per diuiderfi le fpoglie , non hauendo nè anche quella vnione afpirato à più , che à conferuare à ciafcheduno il fuo ; Ma lì riferuò di trattarne , quando haueiTèro dato occafione gii Spagniioìi di operare contro di loro alla peggio . A quello folo effetto di tenere gli Aullriaci occupati altroue , lì tentò dunque di guadagnare il Mansfelt ,• ii quale elTendo per anco in Olanda , gli lì fece eshibire vna fumma grande annuale di denaio , la meta la Francia , e dell* altra , due^ terzi la Republica , & vno il Duca ümanuele. Mandogli il Rè per trattarne , e per conchiudere_, , Monfignore di Monterò ; 11 Duca , il Marchefe di Bos ; v’ interuenne il Refidente Soriano per la Republica , ri-mafe anche ilabilito il tutto . Impegnoiii maggiormente tefi il Mas il Mansfelt col riceuere denari à conto , e fi concertò , che le fue prime intraprefe Mero nella Franca Contea , per d’indi approffimarfi ai bifo&ni prellantiifimi de’ Grifoni . Doueuano gli Suizzeri efficacemente pregare , d-eflere anch’eiìi inclufi nella Colleganza , mentre à loro , più che ad ogn’altro, conueniua premere la conferuatione della libertà , e la fufi«lteuza della Rhetia confinante., . Nulla dimeno , benche ne veniffero viuamente ricercati , tanto il Nuntio Apoltohco , e 1’ Ambafciatore di Spagna sfoderarono tra que’ Cattolici 1* arma folita delia religione , che forti loro à perfuaderli dì non entrarui , e credere più ad vno iludiato artificio , che agli infe-gnamenti della natura nelia preferuatione di fe ileffi . Temendo però gli Aullriaci di non poter far credere^ Offerito de lungamente al Papa , ehe fia 1*occupar l’altrui carità JSJS'J^AfChriftiana , rifolfero con 1* illufione di adormentarlo , t„upat»u fecero alla beatitudine fua eshibire di depofitarle nelle inani tutte le Fortezze , che teneuano occupate neila_j Val- .