'58 DE FATTI VENETI mutandofi mai la bontà di maflima , e tanto meno , quando tratraft dl 15 71 prejìar fede ad wn nemico , al quale [e teme/i di approffimarfigli per le forzjs immenfe , conuenirfi tanto più fuggirlo per /’ infedeltà. Strinfe di quefta maniera il Colonna la Repubiica . Incerta la pace in Coftantinopoli . Dubbie le intereffate promette di Roma, doueano incertamente agitarne etiandio i Configli . Pure ad oggetto di perfuadere , non tralafciando quell’ huo-mo di rinouare gli officij , più tempre efficaci , & infittenti, comparue vn giorno 3 e difeefe , per nome del Pontefice, e_> AkHis»- del Rè di Spagna , à propofitioni più diftinte, e conchiuden-ìiiun- ti • Promife tofto sù’l Mare le Galee eshibite . Diede ioteiv tione di rifarcimento per quelle , c’ hauea la Repubiica tenute di più dell’ obligo fuo nella paifata Campagna j e prefentò vn Brieue di Sua Santità , che concedeua per cinque anni tré Decime all’ anno fopra gli Ecclefialtici del Venetiano Dominio . Ciò non ottante , bramoli ancora li Sauij del Collegio di protrahere le rifolutioni lino à qualche auuifo da Coitan-tinopoli, Paolo Thiepolo , iìimando inconferente la dilatio-ne , e fentendo per fuo parere , che li doueifé fenza ritardo maggiore adherire all’Alleanza , montò 1’Aringo, efù detto , che fottantiofamente oratte così. oratione& Troppo s Seremjjimo Prencipe , Senatori fapientijffimi , ardirei di offen-7 dere la ritieni a fiima di quefio Augufìo Confefso , quando fofsi qu\ fàlito ptraèbrac-per affaticarmi di conferuarlo cofiante ne' fuoi già faggi determinati Configli . Mofìrerei dubbio , cb'u' errore incordo , e che la nofir a Repubiica s mutandafi dell'antica mafsimai cominci a f* fe adefso à fupporre fedeltà n.e'Turchi. 'Non è quejìa efitanzjt, nè meno da. imaginarft in <-vn Cielo di Stelle fifse inuariabili . Hà fempre la Veneta Patria profefsata prudenzji , e pietà , nè può ora mutarfi in favore di a>n' implacabile nemico , e pur conuiene , eh' io ne parli , e pur contitene , che lo faccia in co fa, che non dovrebbe hauerne bijogno , fe non quando dubitare fi potefse 9 che quefio Chrifii anifsimo Senato fof se per credere a’ Turchi . Se i Princìpi Chrifitani , tentati di accompagnar fi con noi contro di coloro , fe ne fon» mofirati talora difficili 9 non dette cosi facilmente aferiuerfi à non buona »volontà la loro renitenza . Non è cofa tan-> to\ agevole il), tirar fi adojso »una guerra per altri , che fi fuggt~> per Je fiefsi col più tenibile Potentato , che al Mondo remi . Ma ora y chi ci njengon efsi a pregare , e qual gran forzjt potrebbe mai fpignerci é H>n tanto trafporto di ricufarli , e negarli ? Sarieno in tal guifa gli fiefsi Turchi 9