3'-,3 DE ÍATTI VENETI l6\6 quella di mantenere la impegnata fede , pome ha fatto la República netta-* pace d'Affi ? E (fere tranfitorij al Mondo gl* Imperi , dipendendo dagli accidenti 'volubili delle cofe humane ,• ma la fede , ctie vn parto dell' ani-ma , douere conferuarfi immutabile fon la Religione . Hauerla , ciò non^t c fiante , mancata gli Spamuoli . Mancata ad Emanuele , e doppiamente mancata, alla República , offendendo lei , (0" offendendogli affteurati dz-> lei , Douer cedere per ciò al difpregio ogn altro y benche importante , riflej-jo , e douer fi il tutto al Duca di Scuoia , che ricorrendo, & offerendofi qua-fi di attendere , la legge dalla fedisfattione , e dai ceni del Senato, ed abbandonando nel fuo patrocinio il decoro , la libertà, (la fallite , non poter predare maggior pruoua d'inter effe , ? dirifpetto . Sopra quelle 9 & altre più copiofe , e vehemeati ragioni del Contarmi , votò il Senato , e votò con pieni futtragj d’aflittere ad Emanuele , non però con poiìtiui capitolati di Alleanza , nè con riparti , e diuiiìoni di Stati , e di fpo-glie , ma con femplici foccorfi ; íolo bailando alla República di preferuare à fe itetla , & agl* altri il fuo , e di non.» perdere , dopo tanti fecoli, il merito, e la gloria di proui-do Prencipe , e di lincerà cuilode della libertà italiana-» . Accordò vna leua di 4. mila Soldati FranceÌi col Signore di Cattigliene, perche patTatfero, e rimanetTero nel Piemonte à u,uwh C0^0 ¿e. propnj erari] . Ne conchiufe allo Itetlo oggetto vn’ajtra col Mareiciale Dighieres , ricapitandogli cinquanta mila ducati 5 e principiò allora , e continouò fino al line della guerra ad efborfarne fettanta mila ogni mefe al Duca , per mantenergli l’efercito . Per fe lteifa poi ftabilin-ne molte , benche due le fuaniifero fenza effetto ; Vna importante col Duca d’Vmena per alcune fopraggiunteui diffi-coità j Altra neli’HcIuetia di quattro mila Soldati ; impedendo à queita ne’Grifoni l’Ambaiciatore Spagnuolo la concezione del palio, e fuperando , che vi fotTero mandate genti, per hoiìilmente contenderlo , non ottante , che il Segretario Gio: Batùlìa Padauino , condottoti di nuouo nella Rhetia, e Ago-itino Dolce, Refidente à£urich allora, facefferogiucargran-zuruh. dcmente |>oro # forte ftrumento appretto alla pouertà , e alla rozezza * Ma erano altroue più grandi ancora contrae la República l’infidie . Toledo , Gouernatore di Milano , inuiaua continuamente Soldati ai confini del Domi* nio , eü hauea già concertato di leuarne dagli Suizzeri Cattolici vn buon corpo , per tolto entrarui ed inuaderlo . Aìfeitiua il Vice Rè di Napoli vna grotta Armata.- »