L l B R. O C^VINTO. 2*5 nella Croatia à piantar l'attedio a Caniifa . Le diede vn pri- 1600 mo aiTalto , ed era in punto di replicarne vn fecondo , fenon fentiua , che quarantamila Soldati andauano coragiofi ad attaccarlo*. Dubitando di effer colto in mezzo , Iafciò l’afse-dio«; allargoffi, e fi auuentò a tutto tranfito contro di loro, che Io riceuettero intrepidi / nè fi terminò il conflitto, fenon la fera , e con ecceifiua , ed vguale mortalità degli vni , degli altri . Minori però di numero di gran lunga gli Imperiali , toccò loro à rifentirne , anco in ftrage pari , maggiore la perdita , ne foprauuanzato efercito , da che nate gran difcrepanze tra i Capitani , rifolfero in quel timore, e con-fufione di ritirarfi , e marchiar’altroue . Allora i Turchi, tutti coraggio , gl’ infeguirono alla Coda ; ne mandarono a E u tifilo di fcimitara vna gran portione , e sfittamente fuggirai-tSMm tra . Mancata à CaniiTa per ciò la fperanza di efser più foc-corfa , fi arrefe a patti , & effendo il più forte Antemurale e a Chriftiani per foftenere l'impeto de’ Turchi , tanto ne ap-mCam^ prezzò l'acquifto Ibraim , che fe ne contentò per quella Campagna, e ritornò failofo in Coftantinopoli. Arriuato in Fiandra in quefto tempo con la Spofa Infanta^ l’Arciduca Alberto , ne affunfe il Prencipato nella Città di L% ArciJtt l'i / • 1 % • . . ca Albert* Brulselles , non pero con pieno contento per molti non buo- a»*.*** ni accidenti , che vi ritrouò . Scorrea fpecialmente il Conte Mauritio di Nafsaù fortifiìmo la Campagna , ed hauea in_» quei giorni occupate più Città importanti . Stimò necefsario IArciduca , per prima imprefa , di opporfigli ; eglififpin-fe contro con tutto l’efercito ; ma infelice riufcigli L’efito di vna generai battaglia ; poiché azzuffatili tutti vicino à Neu-port , ne rileuò vna mortai fconiìtta , con gran quantità di prigioni, e vccifi , perdita delle artiglierie, e del bagaglio, ed ei grauemente rimafe ferito. Qui à Venetia nè pure in quefto tempo mancaua occafione di agitar ben fpeffo , per gli impertinenti VTcocchi . NonL# poteuano coftoro patire il penuriofo foggiorno della Morlac-ca ; dentro a cui già li haueua fequeftrati il General Donato . Felippo Pafqualigo , ch’era fubìntrato in quella Carica, punto non rallentaua i rigori del Predeceifore , e ve li tenea g o G murai più che mai tenacemente attediati . Finalmente , non vi ef-i,2^ fendo fottigliezza , che non fappia fpecular la fame , medi-tarono vna inufitata via , per fottrarfi , e vfcire di quella., '7* & certa , e fouraftante perditione . Già , che le Galee ve li te- n neano chiufi dàl canto del mare , e toglieuano loro da quella paj-