LIBRO EVINTO. 237 Auftriaco loro preftaffero fomento , ricetto , ò fponda, edo- 1600 po hauerin tal guifa adempiute perfettamente le parti di giu-fìitia , e di fodisfattione verfo i fuoi Prencipi, e la Repubii-, ca , fi andò à prefentare al Generale Pafquaiigo à Zajra-» . Egli lo accolfe con gran dimoftrationi di ftima , e di honore Atteftogliil merito , che s’era guadagnato apprello à quefta Patria , e la memoria , che ne haureobe perpetua conferva-ta ; E perche la Veneta grandezza non via di rimunerare le benemerenze con femplici parole , regalolìo d’vna malfida.» Collana d’oro , che gii hauèa il Senato à tal'efìetto già deliberata , e colà trafmefla - Ma fù brieue il tempo , ch’ei potè godere del proprio contento , e de’ genero!! publici contra-fegni . Diuenuto già odiolìffimo à quegli rimalti infami , lo Li prefero vn giorno di fpia ; lo affalirono improuifo , e iner-me , e Io trucidarono , e lo lafciarono nel fuo fangue evinto . Se ne adolorò , e irritò grandemente il Generale. Si moiTe loro immediate contro pertutti i luoghi, doue potè hauergli , e fattane gran ftrage , vendicò la morte delRa-bata , e riaprì a Nauilij la ficurezza del Golfo , per allora-» almeno. Venne dopo ciò penfiero ail'lmperator de’ Turchi di pomi anch’egli il fuo pefante braccio . Si offerì alla Repu-blica di congiungerecon’etta l’armi ; ledi lei per Mare , io fue per terra , e confpirare infieme all’intera dilfolatione di ej'.irparU _ Segna , e degli altri luoghi , e ricetti degli Vfcocchi , nemici comuni chiamandoli . Fù facile alla prudenza del Senato di rilt uarne il millero , e di abbonarne l’inuito . Voìcua Mehemet penetrare nelle Auliriache vifcere in quefte altro parti ancora , e volea , che la Republica gli accompagnatte la mano , e facetfe anco Turca la iua pietà . Se ne liberò alla meglio ; Lo fece in rifpolta ringratiar dal Bailo , della Colleganzaeshibita , mentre giàelìirpatiii gli Vfcocchi, n’era celiato il bifogno , e in tal guiia fi conferuò la Republica nel- ^Jtsata. l’habito antico delle fue Religiofe mallime 5 godendo , che non trauagliato Cefarc , che nell* Vngheria , potette corL, più forte , e non diftratto braccio refiliere à quelle Ottomane inondationi. ‘ >iv -, ^ Entrò l’anno con qualche torbido eleuatolì in Italia , poiché , fi come la gelolia fi concepire trà i dubbij , così, quando fi tratta di foipetto di dominio, fi conuertiffe ogni picciol’-ombra in gran corpo. Era già pattato dal Gouerno della Fiandra à quello di Milano il Conte di Fuentes , e condotto feco vn gran numero Yy de*