504 DE’ FATTI VENETI .¿2gtnè di efsere aggredito. y% Riceuette in tanto il Duca li fettantamila Ducati ; ma creditrici , ed in refto affai delle loro paghe le militie , affendenti le dipendiate à circa ottomila , pen-¡¡SS- sò di prouederle con le prede à fuflìcienza . Felle for-u.rf. t|rc improuifamente da Mantoua , ed auanzatefi dentro al Cremonefe , attaccaronui la Terra di Cafal Maggiore . Era effa cuftodita da ottocento Soldati paefani, ì quali all’ inafpettato affalto perdutili d’animo fuggendo , caricarono fopra più barche le artiglierie , la-Uteitg^ feiando la Terra in abbandono , e li Mantouani fi fa-•» c^tollarono appieno di furti , e così molto bene proue-duti in Mantoua , & al Duca fi redimirono . Auuicinandofi in tanto la venuta in Italia del Rè di Francia , ed egli accodandoti nell’ iitefso tempo al tra-uaglio di conuenir procurartene la ftrada , e l’ingref-fo à forza di fangue , e di ftraggi , bramò di riipar-mìarle , ed infieme di afficurarli da’ pericoli . Precorre con 1* infinuatione , e col negodo la fua comparfa, %tTJ^rÌ e fece eshibire al Duca Emanuele fino à trenta mila-» eia al Du- Scudi ogn’anno per compenfo delle fue ragioni , & acquidi fopra il Monferrato , e di nuouo feco accompagnarli per combàtter Genoua . Ma era troppo difficile prefso al Duca nel ben conofcere il fuo vantagio, di acuto ingegno ; il perfuaderlo , che laiciafse il Monferrato per eshibiti contanti , e s’inuaghifse di Genoua , già efperimentata lmprefa vana , e mancatori ancora gli Franceli del promefso in attentarla . Scor-geua altrettanto lontani , ed incerti gli effetti di tali allettamenti , quanto comprendeua con la concezione del pafso , vicina , e certa la fuifogatione del proprio dominio à diferettione dell’efercito di Francia , e del Rè in pertona . L’interefse , che quando è lo ftei-cbt h ». io in chi lo tratta , non lafcia dubbio di doppie inten-,uSé' tioni in alcuno de’ contraenti , fece , che il Duca.» , in vece di predar le orecchie alla Francia , fi riuoi-gefle al Gouernatore di Milano , à cui egualmente «Sr'T premea , che i Francefi non s’introduceflfero in Italia, mun«. c riccerc0||0 premuroiamente di aiuto , per potere con forze neruofe rifolutamente opporuilì . Viuendo il Cor-doua altamente timido , e gelofo , che potette adhe-rire Emanuele alle fodisfatdoni del Rè Luigi , ed alla ‘