4^4 DE’ FATTI VENETI £ tre militie i e tanto tempo vi fcorfe , e tanti confumi vi accaderono , che finalmente fù coilretto Io Spagnuolo à ritirarli con due grauiffime perdite , V vna dell’ attentata ù,lyÌJi e non riuicita Imprefa ; 1* altra di vna gran diminutione dell’ efercito , per la quale conuenne pattar con gran fatica à Ponteftura ; & il Santa Croce , toltoli parimente dalle coiìiere del Piemonte , dirizzò le prore verfo la Spagna . Occuparono tutti quefii accidenti nel Genoueiato il tempo di otto meli , e verificò pur tropo I* efito ciò , c’ hauea^ la Republica già più volte al Rè di Francia , & al Duca di Sauoia confiderato , per difuaderli da quella guerra, e perche non fi diuertittero dalla Valtellina , e dalla Rhe-jsQohw. tia . Lafciate quiui le cofe in abbandono , era già difficile diuenuto ciò , che ritrouauaiì dianzi incaminato à facilif-iìme fperanze . Continuaua per anco d’ intorno alla Riua, 1’ efercito confederato , in numero di ottomila Fanti ,e di cinquecento Caualli . Erano i nemici minori in numero , ma rinchiulì dentro alle Fortezze , per folamente difenderle , fi poteuano dire di gran lunga fuperiori , e il Go-vernator di Milano continuamente andauali ìngroffando. Grandi dunque effendo le difficoltà , che prouauano 1* armi Collegato , per efpingere la Riua . riiolfero di ageuo-larfene l* Imprefa , aflalendoil luogo di Nouà , chea forza di fabbricate trincee gli s’ era quali congiunto . Ma_» pur* anche in ciò vi fi attrauersò la fortuna . Dopo fattali la rifolutione , fofle , ò perche emulattero tra loro il Marchese di Coure , & il Signore di Robeoar , Marefcial di V enno fot Campo, ò per qualche altro non penetrato rifpetto,ritardo® xc da* Franceli l'attentato vn mefe , e in tanto il Papenliain penetratone il penfiero , hebbe tempo di foccorrere , e di premunire abbondantemente il pofìo.Ciònon oitante vi s’incamminarono finalmente con buon’ordine , che buon co-raggio i Confederati j Ma nel tra pattare vn fiumicello , furono attaliti virilmente dal Papenliain , e nell1 ìlteflotem-ru,fmui po percuotendoli terribilmente dall’altrode’Forti il Cannone, jsi trouarono conftretti à ritirarsi con quattrocento tra mor-rjaitti,, e feriti , rimanendoui , tra gli altri , vccifo il Conte Marc’Antonio Gualdo Vicentino , Wipote del Conte Nicola» ch’era Comandante degli Itahaui . Venne di quello limftro incontro imputato in molta parte il Maitro di Campo Vobeour , perche ò per negligenza , òper la gara col Coure , hauefse aruficiofamente tardato altrettanto à muouer-