L l B l TIMO. 351 fu.il primo , di affate la Fortezza con la Scalata, già che ,S,6 pareua , che le Artiglierie non imprimeffcro nelle muraglie rcccie larghe a fumcienza , c Oratio Bagjione , che fuui o^b* deftmatp , anco vi fi porto coraggiofo con le truppe confi- tZ'iZ-gpategh ; ed appoggiateui le leale , raontò , combattè ma tra il più ardente feruore colpito nel volto da eran faf-fata , ed vccifogli vn gran numero de’ Tuoi fenza mai ef-fere foccorfo , fu careno con infinita palfipneà ritraruifi . Il fecondo efperimento fu di aprirfi la lirada aH'affalto con_> le mine . Superofiì anco di perfettionarne vna fotto le mura* glie , e datole il fuoco, efatt$ volare , erafuccedutoqual-che muouimento nelle pietre , ilquale prometteua tolto di largamente riceuerui gl'affalitori s e così combatteuafi Gradita , e così il Giultiniani togliendole qualunque refpiro, non ceffaua d’indagare , e d'intraprendere nuoui modi . per • ìuperarla finalmente ,e vincerla. Trà quella infifteufe oppugnatione gl* animi de’ Prencipi non erano meno combattuti dalla varietà de' Joro intere!!!, ed affetti . Contmuaua tràgl’altri nella iua indifferenza l'Imper ratore , e ad oggetto di farli meglio ancora lincerò conofce-re . bramofraporfi per interpolitore di pace , nominandoci-due Comfniffanj , Cofimo Gran Duca di Tofcana e fer ^ binando , Duca di Mantoua . Gli ipagnuoli dimoftrauanò fimilmente di defidcrarla ; Ma di elfi però dubitare conue-niafi # mentre , 6 per la ftretta congiuntione di Cognato che teneua la Maerta del Rè , con 1*Arciduca , ò per altri nodriti mirteri , già mplte truppe di quella Corona fi fermavano d’alloggiamento nella Giara d’Adda ; Appreftauanfiin Pauia delle artiglierie , e publicaualì, che Sanchio Luna., , Gouernatore del Cartello di Milano , doueife collo marchiare verfo i confini di quelto dominio. Trà tali preparamenti Spagnuoli, che fi poteuano riceue-re, non più a dubbij, ma quafìa ficure deliberate inuafioni comparue à Venetia il Marchefe Manriquez di Lara , man-‘ datoui dal Gouernatore di Milano , 11 quale vnitofì all’Amba-feiatore La-Queua, e chierta l’vdienza , lì prefeatò nel Collegio . Non potè edere l’efpoGtione fua , ne più cordiale, nè più premurofa per la pace . iishibì del Rè , e del Gouernatore medefimo tutto il potere, e la prontezza , e pregò, e conchiufe , che ogni opera richiedendo tempo , e più d'ogn-altra, la mediatione , per riconciliare gPanimi con la conci-liatione degl’intererertì, fi ritiraiTe Mercito della República^ ¿—i"« • ___I