LIBRO SESTODECIMO. 71? loro nel principio vinte , ed infeguilli , e trucidolli fino ai ¿i2 piedi delle loro muraglie. " f* Fù confiderabile il numero di quelli , che vennero dal ferro fenza remiflìone vcciiì . Reflouui il Marchefe Santa Croce con altri principali {oggetti, e Capitani . Se ne con- ^ , tarono ottanta di prigioni , e tra quefti , e tra i feriti toccò allo ifleffo Conte Mirogli , Conduttori dèllMm^e-fa , di rimanerui grondante il fangue , e maltrattato . Tutte le nationi brauamente diportarono ; Ma T Alòanefe fupe-rò ogn’altra di mirabiliiìime pruoue ; e i danni , e le le- * . rite , che fono le vere honorate marche di chi vaiorofa-mente combatte , in quello grande incontro ben lo di aio-lira rono . Ne reftarono di eia eftintì al numero di ottanta e più , e trà i Capitani , oltre il Colonia Sergente maggio-* re , &c altri , toccò la mala forte anche al Cofonel Carruc-ci. Egli corragiofo , quanto non mai contento di vincere , tanto lanciotti dentro à i pericoli anche dopo di hsoer vin-to che vi rimafe da colpo di Mofchecto traiieta , e «rhar- Cj™cri& to j ed i fuoi altamente contaminati, ed irritati per {* ue perdita vindicarono con gran ilrage il pianto loro Capitano . Decorò quello fatto i Veneti di vn immenfo applaufo , ma non faluando la gloria ottenuta , che da pacati pericoli , rimafero da confiderarfi quei dell’auuenire , Tempre contingente , e incerto . Haueano quell’ armi con la vaiorofa^ tagliata de'nemici , ben diminuitili in qualche parte nel forte di qua ; ma non toltiui già quelli, che in rifarci men-to abbondante vi confluiua continuamente di notte eia oi- toftt' tre il Pò fenza , che i ciechi tiri de’Veneti poteiìeto tri quelle ofeurità , fe non a cafo , ed accidentalmente colpirli dagli argini . Diuenuta per ciò , e per li continui colpi , che altresì dall’alto del Forte fcopiando i nemici ficuramente feriano , come in apportato fegno i quartieri, e le trincee de’noilri più ancora malageuole , anzi impof-bile quella efpugnatione , chiamò il Generale la Coniulta Diicorfe in eòa le irreparabili perdite , io flato angulto *, il pericolo , che ingroiTatìfi ecceiimamente i nemici rifol-ueffero di trariì fuori , e di affalirli di nuouo nei quartie-ri , fenza più poter refiftere a tante forze, tutti concordarono di ritirarfi , e di preferuar’ alla Patria quel reità to e-fercito ch’era il folo argine , ehe potea preieruar Tefporto dominio dalle minacciate inondationi . Cofi ilabilitoil , co- KKKKKKK li an-