666 DE' FATTI VENETI sA darono fpinofamente crefcendo i Rami , e maturandofi per 4I‘ le occafioni , per ifpargersi in gran copia il Sagae . Tra tante preparate lagrimabili difpositioni prefe anco piede_» anco diuulgata voce , che doueiTero entrar tofto nella Piazza della Mirandola genti della Ghiefa , per vn trattato matrimonio di quel Duca , pupillo ancora , & vna figliuola», di Don Taddeo Barberino , Softeneano la tutela all’hora di quel Prencipe la Madre , e la Zia , e foggetta eifendo à vacilare la debolezza , ciò non fù lungi da dubitarsi in due femmine. Auuertironui con ragione i Prencipi vicini, e per alficurarfene , e in ogni ca-fo per impedirne l'effetto , ordinò il Senato à Gio; Battifta Ballarino , Segretario , in quel tempo di Luigi Georgio , Generale in Terraferma , che fi conducete alla Mirandola , come anco mandaronui vn loro efprelTo Miniftro il Go-uernatore di Milano , e la PrencipeiTa di Mantoua . Immediate giuntiui , aflicuraronfi della vanità , e infuifiiien-za della iparfa voce . Ofleruarono più tofto , che regnaife tra le due Gouernatrici qualche fancihar difgufto , e per non etlerui andati del tutto indarno , le rapaci-ficarono in-fieme . Partiti appena , ambe nutuamente li fconciarono ; Antonio A n Cofi che il Senato , fpedì Antonio Anteimi , Refidente à "ùtSfZMantoua , alia cul defterità forti in fine di rapattamarie.»' Ha li Prenci da vero , Fattoli allora da più Intendenti vn particolar ri-Mirandola . fletto , perche haueffe traiaiciato il folo Duca di Mòdona d’inuiarui anch’egli , come gli altri, vn fuo Miniftro, nacque foipetto , eh’egli folle ftato per i fuoi fini l’inuentor di tutto, e per ciò non curatofi di mandarui alcuno , fa-pendo , che non ve n'era bìfogno. Ma fuanite prefto tutte quelle picciol’ombre , e Vanitane Umilmente vn’ altra , dalle ftefise Prencipefse, concepu-ta , che il Duca medefimo penfafse d’introdur fue genti dentro alla Piazza , non già fuanì à lui vna molefta occa-iìone , che gli foprauenne alThora all’hora , di trauagliar grandemente per le cofe fue . Fù prima da’Barberini arti-iw^w-^c*°*arnente trattenuto in varij negotiati. ZcZ'ii Apertagli poi la Cortina di quelle iilufioni, gli compar-fi.'^' ue improuifo l’Auditor del Campo Eccleiìaftico , che io richieie della iubita conceiTion del pafso , per dirittamente incamminarlo contra le due Città di Piacenza , e Parma . lmportaua molto , non meno la permìifione , che la nega-tiua . Trattauafi con l’vna di fottoperir’ il proprio Paefo