LIBRO V A R T O. 12? fìamento berede vniuerfale Don Cefare d’Efte, Tuo primo Ni- 1:597 potè, che haueua preuenuto col nafcimento gli SponiaIi.de’¿e^ Genitori, ed erafi poi legittimato ; onde inftituito Duca dal Zio defonto , ed amato, e riconofciuto tale dai Popoli aiTun- *«■ fé il titolo, e la fouranità dominante. Feudo antico delI’Apoftolica Sede Ferrara, aggrauofsone altamente il Papa . Pretefe con l’eftintione della linea legitima_* Eftenfe, deuolutone il dominio dirittamente alla Chiefa , etan-topiùconcitouiiì, quando intefe, che Don Cefare »fenzapaffa-re feco nè officio, nè inlìanza alcuna , ne hauea prefo liberamente il poiTelTo. D’indi per le difcrepanzedegl’animiinforfero prò- * uocationi d’Armate . Neammaflauanoamendue le parti ; l'Eftenfe, non omettendo ftudio, per ben rinforzarli, gittoifi à procurarneetiandiodieltranee, efpecialmentemandòalla Re-publica in Oratore il CaualiereHercoIeCattiui. Lofoccorfe il ton (Ì\ Da ' r -C tX Senato, quanto più lecitamente gli fù permeilo- Voihtia • Corriipofe all’Ambafciata con la miliione del Segretario , Man0Ot, Marco Ottobon, efcriifcà Roma aH’Ambafciatorefùo, Giouan- tobotnye\ ni Delfino , che quando non poteiìe ottener di più , fuperafle al-meno , chela Santità di Clementeammettereallafuaprefenza vnMiniltro di Don Cefare, per vdire le ragioni, eie preghiere, epoigiuftamenterifoluere. farwe. Confeguì l’Ambafciatore, dopo molti ftenti, quefta vltima fo-disfattione, e andouui Girolamo Ziliolo ; Mà ,fi come gli concedette il Pontefice pronta l'vdienza , e l’orecchio^ così coftante-mente gli negò diacconfentire à partito alcuno , chedichiarafse Don Cefare , Duca di Ferrara. Non feppe l’Eftenfe , fe non di [ì tentillìmo dell’oro. La commutatone, e’1 cambio nella Roma- Sf 11 gna di altre Terre, da Don Cefare con legittimo titolo poffedute. Lacongiuntione del dilui primogenito mvna figliuola diDon_, Francefco , Nipote, Aldobrandino. Di compromettere il giudi-cio in arbitri eletti con ampia autorità, in tanto depofitandoiì Ferrara nelle mani, ò della Republica, ò di qualche altro Potentato . Mail tutto rigettò il Pontefice; Anzi più fempre sfagliando R d’ira, deliberò di porre in Campagna vn’iifercito di ventimila^. Fanti, e di due mila Cauallifotto il generalitio comando di Don Pietro Aldobrandino Cardinale , altro fuo Nipote 5 Intimò vn Monitorio à Don Cefare , fotto pena di fcomunica , che„,