LIBRO Q^V I N T O 231 non fo!o procedere rifolutamente coatra gli Vfcocchi in Se. 1595 ena , & in o^n’altro luogo , da loro habitato , ma contra la Città di Triefte ancora . Diuulgatafi queila deliberata rifolu-tione della Republica , Cefare molto fi contorfe . Prima.* tentò di torle il potere , procurando apprefso à tutti i Pren-cipi d’Italia , che le impedifscro nei loro Stati le ordinate Ie-ue . Poi riuoltatofi alla dolcezza , fpedì qui à Venetia, con carattere di Ambafciatore , Giofeffo Rabata , il quale dif- am. fe tutto quello , che potè dire , per giuftificar* ignaro] , yfZZ* & innocente il fuo Signore dei delitti dagli Vfcocchi perpe-trati . Odio non trouarfi fenza cagione , e fenzjt odio non tentar(i offefe . N'e E, t^iì9 l'ntno , nè l'altro poter dir fi nell’Augufta Cafa d'Auftria contra la Republica»' !“*■ c dato , e non conceffo , che anco , Idatore ejpojìa , che non pojfano quegli Auflriaci Prencipi hauer' occa fion^t d’odio , ne di offe fa contro la di lei antica , e Jincera offeru anzi. , così ben’-ella tròuarfi coflretta à mortificar gli Vfcocchi , quanto effi l'haueano tantts farebbe troppo ingiurio]0 a crederfi sforzato con-