LIBRO NONO.	449
cfie quando nell A pre/ente richieda conerà i Genouefi , concorre fiero quei ^ mede fimi bifogni , e cagioni , non trouajfe il Siinor Duca nel Sena-to anche la mede/ima prontezza . Ma Inora non trattarfi , che l'ar- . mi della Corona Cattolica ajfalifcano il Piemonte , per impadronirfi ^5 d'Italia . Trattarfi di auuentare le Confederate contra la Città di Ge- ^ j nona per <vna piccola Terra f e farlo in tempo , che afsediato dagli • “ « A t*fi a taci la Vvitellina , la Rhetia efli <vi re fi ino trionfanti den- ^ tro con la perdita alla Prouincia d* ogni libertà . ’Trotiarfì per tanta ^ chiamato il Signor Duca ad applicar iti il fuo prudente rifleffo , non - .. meno per compatire la Republica nelle Jue compatibili ragioni , che m ^ per render/i da fe fiefso perfuafo , che non fiano i Genouefi , ben- , che dipendenti di Stato , fìntili di penfieri agli Spagmtoli , e che /’-\mprefa di Genoua % tirando a fe tutte le forzj de' Confederati , le torrebbe da quei trauditati luoghi , per la fola difefa dei quali i* è già conchiufa la Jlabtlita Alleanza.	-
   Rifpoftofi in tal guifa all’ Ambafciatore Sauoiardo , volle il Senato giuiìificarfi anche appreiio al Rè di Francia^ # per lo che fpedigfi in diligenza Girolamo Priuli Caualie-re , itatoui ancora Ambaiciatore itraordinario . Trouò w*«™
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egli , arriuato a Turrino , già morto in Parigi Lorenzo Paruta , che vi rifiedeua ordinario . Due intanto di Francia ne capitarono à Sufa , per abboccarti col Duca^ pZZY Emanuele , onde quiui adunatoli vn Congreilò , andou-ui ancora il Priuli , e li versò lungamente fopra la ma-c^ teria • Li Miniiìri Franceh , con la volontà del Tuo Rè ,nSufé' concorreano volentieri nelle guerra contra i Genouefi • Fauoriua tanto più il Duca i’ opinione , eflendo fua , e . g diifegnandone il proprio vantaggio . Ma il Priuli , op-
Ìjoiìofi con fortilfìme ragioni , li coftrinfe à rimetterne^» a derilione ad altro tempo j con puoco frutto però, men-* f, tre ioli ridottoli iui à poco gli ite 111 Duca , e Miniitri fta-bilirono , che fi doueife affalire l’anno proiiimo il Genoue-^J^; iato , e fe ne diuideilero gli acquiiti . La Riuiera di Po-nente al Duca , e quella di Leuante al Re, eoa lamedesi- S«. ma Città di Genona.
  Mentre si trattaua , e capitolaua in tal modo à Sufa^ giunfe à Venetia vn molefto auuifo , che quattordeci Galeotte di Barbaria , penetrate d’improuifo nel Canai di Cat- rku taro , haueifero sbarcate genti vicino à Perafto fraleggia-to , difolato , ed incendiato iniquamente il Luogho \ tàtdr/fé’ prigioni , e condotti via tutti li non fuggiti habitanti , o ipecialmente trecento figliuoli di tenera età , per allenarli%na™;li "....................i Nnnn	nella