2o6 DE’ FATTI VENETI. 1612 rileuando però qualche detrimento , non folo nei legni / ma in luimedefimo. Rimafeda pala d’arcobufo ferito in boccali ad ogni modo, anche in quello Stato, vccife di fua propria mano Dragut, ch’era di coloro il Capo, e l’infettatore principale. Mentre fuccedeuanoquelti fatti de’Corfali in mare, infurfe vn’aitra difficoltà col Pontefice, quafì, che fi dilettale l’occafio-ne di feminarelaSantitàSua, e la Repub frequenti amarezze. Ritornati à Venetiali due Jnquifitori, che già fi ditterò, mandati per l’eftirpatione de’ maluiuenti , fù bifogno d’inuiare^, vn’altro in tutto lo Stato di Terra Ferma con Io fteffo titolo , ma con differente incarico, di folleuare gli oppreffida’prepo-Ottauiano tenti, e reftouui defìinato Ottauiano Bono . Ora mentre^ , fiZT^n ch’egli andaua di luogo in luogo girando, &inquerendo, ca-Terrater pitat0 à Ceneda, e quiuiparimente efercitando l’autorità, che Che anche gli fi dotrea , fece publicare l’ordinarie (ìride , inuitando gli viquerirjt, aggrauati al fuo Tribunale , per vfar loro giuftitia . Si dolfe di quefto fatto il Pontefice con Marin Caualli, allora Amba-feiatore in Roma , foftenendo pregiudicata con quell'editto la giurifdittione della Chiefa; Ladefterità dei Caualli pronta impiegouuifi . Rapprefentogli la ragione pienitfima concor-fa, e tanto Teppe infialargliela , che lo perfuafe à far porrei in Carta le fue pretenfioni , perche fattoi! dalia Republica lo itelfo , e dateli tutte à vedere , fi doueffe la controuerfia decidere s per dir così , giudiciariamente , Praticatoiì di tal maniera il negotio , ne fcaturì quel bene , che produce ipef-fo il tempo . Vi s’interpofe qualchedilatione , e occorfa in_, llucuat tanto morte del Caualli , e caduto il negotio, come in obliatone da ie iìefio , poterono li fudditi medefimi di Ceneda , prima , cheviandaile in Succeifore , Tomaio Contarmi, ef* iere loro li deciibri . Spedirono qui à Venetia efpreifi (oggetti , li quali fi humiliaronoalla fouranità della Repub. eie pre-liarono il douuto giuramento di fedeltà. JNell’anno feguente aitre differenze accaderono con la Bea-titudineSua , cagionate da più faftidiofe impertinenze de’ Ferrarci! . Venne à cofìoro vn penfierod’imporfecapriciofamen-te, e di propria autorità, recognitioni, e gabelle fopra i paf-iaggierì per Tacque di Goro , appreifo alle Fornaci ; Di erigere alcuni Forti in vn luogo d’indubitata Veneta giurifdittione , e d’incorrere infopportabili nouità, Jranttfto Fù commeflo à Francefco Molino , ancora Capitano in«» Golfo di rimediami , e di prenderne vendetta . La-* prima fù , di penetrare col ferro nella piaga , p^r potere I