LIBRO DECIMO, 481 infortunio 5 e tormentauafi , preuedendo , che non_j 1628. potette Mantoua relìar ferita , fenza bagnare del fuo ÌìeflTo fangue il di lei confinante , ed incorporato dominio . Lo armari! per ciò non hauea contrario ; ma ben combatteuait il Senato in fé medeiìmo circa^ *&*. gli ordini., che doueua fcegliere . Sentiua in anima fua la giuftitia , e la ragione in fauor di Niuers t ad ogni modo vna dichiarata protettione , era svi intimata guerra contra le due potenti Corone , Germana , e Cattolica . La fola Francia > per la tanta parte , che teneane , fi douea credere più obliata à richieder’ ella gli altri , che effer’ ella dagli altri richie-lìa 5 ma quell’obligo non però difobligaua il Rè Luigi dalla Rocella , e dall’Inghilterra , cure tenaci , che gli incatenauano la libertà . Ricorie dunque al Pontefice il quale per la falutcL»,Sardella Prouincia , per l’indiuiJuale della Chiefa , e perigli iteifi itimoli di giuititia , e di bontà , feco in tutto doueafi mcdefìmarc . Trouò per ie imminenti communi iatture parimente a-doiorata ia Santità Sua ; niente meno anfiofa di ripararle ; propenfa à Niuers , e di conforme fentimento , che U doueffe ricorrere alla Francia , fola ballante ad opporfi contra la gran forza Aultriaca . Così coniiglia-ua , e così confortaua Vrbano . Ma fi come per itri-gnenti officij \ per ponderati contigli , e per efficaci eccitamenti egli adempieua interamente l’incarico paterno fuo , non già intendeua d’ intereifarfi partigiano del Duca di Niuers ; dichiararfi nemico feoperto degl’ periali , e degli Spagnuoli , nè impegnare in aperta«, guerra Tarmi delia Chiefa. PaiTaua per ciò dentro à circonfpetti limiti col Rè di. Francia gli officij ; e quella Maeiia , continouando per anco negl’impegni fotto la Rocella , nè meno ella ama-ua di prendere sù le fue braccia il pefo grauiifimo di foltenere il Duca di Niuers in Mantoua . Continuaua à f‘ !<> Bran vfar la folita deferita , e le folite oììertc al Duca di Sa-uoia , fperando , che , ò alienandolo dagli Spagnuoli, ouero egii , non foliecitandoli , poteife il beneficio dei tempo , fe non eitinguere , intepidire almeno le ardenti paifioni . Faceagli di nuouo proporre dall’ Ambafda-‘ tore fuo in Turino più luoghi nel Monferrato riguarde- Xxxx uoli. " 1 ■ . * -su