libro ottavo; 357
   Accoppiar fi oramai tr¿ Genetta , e'I fuo Signore contra i comuni nemici la neceffità dell'armi njnite . Potere il tempo il tutto corrodere , e con /*-» lunghezza confumar , anco le paci , ma, fubito accordata , fubito rotta-fi , e confumata quella d'Afii , chiaro comprenderfi , che fi nodruta l’inganno entro ai me de fimi trattati , ? cta mancauafi di fede , pnWit d/ prometterla . ’Nulla curarfi in Madrid , che la Francia, , e la República fe uè fiano impegnati maleuadori , Nulla penfare que' Mimftn , cta xi x/<* quella Corona , poteasi dire , dichiarata partigiana alla feopert* dell’-Arciduca in Friuli . Doppij difpregi , . replicata necefsità di dtfefa , gulata comune libertà % confpirare appieno , perche il Senato prudentísimo rui accorri , e perche nell’rvguaglianz.a dei combattuti in ter e f si , si compiaci a , che il Signor Duca gli prefenti il proprio arbitrio , e gli rajfegni con ejfo tl domtnio, e le forze à Ubera difpositione.
   Così parlò in generale TAmbafciatore Sauoiardo , e_, premurofo certo ne fù l’officio . Ma eiTendo Tempre difficile , & arduo à Prencipi Io mutar conllglio , e trattandoli di mutarlo allora , col cangiarli la República della__» maffima di mediatrice , Tempre foftenuta , non fù mara-uiglia , che negotiandofi per variare il genio , variaife-ro nelle confulte le opinioni ancora . Si difputò , fi difeorfe à lungo , Non erano facili ad arenderfi que’ Senatori , che proiettata fempre per ottima 1’indifFerenza , adduccuano i pericoli , e i cimenti preparati, abbandonandola .
   Altri all’ incontro aifaticauaniì con fortiffimi contrarij rifleffi ; Quando conucrtitafi la ragione in neceffità , nc^, fù mezzo principale à perfuaderla Nicolò Gontarini , Senatore di apprezzatiifima vaglia, il quale , per quello fù detto , orò in foltanza ,
    Non più fujfifiere le maifime de' Prencipi, quando mancano loro le cagio* 0fat-att ni ; e meno poi feoprendofi wfi diate damine ferpenti nafeofie . Eglino fabbri- di Nicoli car lele àguifa di Fortezze , per cuftodtruifi dentro 1 Ile fi , ma fe gli affedij di fuori le fanno , in <vec e di a fili di fìcurezz*, dure prigioni di fermtu 9 contienimi ryfare , dandofi alla libertà , prima di renderla alla diferettione de’ nomici^ fL qual'effere la libertà da fperarft più negli Spagnuoli , ,per confer-uarfi ancora dentro alla majfima dell'indifferenza ?, E qual'hojìilità prterfi più, palefe attejideje delle flejfe loro attioni f Hauer'effì di già piantate tutte-» le pojfibilt batterie con fra la Republica •. Batterla, con l'njniqne , fi potei-» dir fatta, dell'armi loro à quelle di Ferdinando Arciduca s dopo frapofìi-fi per mediatori, e dopo condotto il Senato co’ loro conf gli 9 preghiere , impegni, * à ritirare il fuo e fer cito daW ajfedio di Gradifca . Niente, meno moler eglino deprimerla con la deprefftone del Duca Emanuele , Ada qualt-j necejsita potpr maggiormente obligare hjh Prencipe /incero, e grande , chea
                         T t t	quella