7c3 DE' FATTI VENETI 164?. *a ruota della fortuna già riuoltatafi con rapido cor- 5' fo a fauore de’ nemici , hauea refo tardo ogni , benché^ celere mouimento . Arriuati che furono alle Chiauiche , ,ardorUft> I°ro capitò l’auuifo della già fucceduta perdita del Forte 5 \ node fi rifolfero quiui di far’alto , per attenderui il Generale con l’efercito ridotto allora per li tanti fquarciamenti a foli mille ottocento Fanti , & a quattrocento miferi Ca-ualli . Mentre, che i detti due Capitani colà fi tratteneua-no , conuennero , cimentarli vicino a Occhiobello con pili compagnie de’nemici , che andauano incendiando fortiua-ruitoc- mente il Paefe Combatterono gran pezzo più tolto con cbMu. qualche vantaggio ; Ma fuperchiati alla fine da vno gran-.evi»», de accrefauto numero furono sforzati a cedere ; Reftouui prigione il Morati , che però' tolto fuggi ; Morironui ven-c ^ ticinque Corfi, e per queito buon’incontro resifi maggiormen-ffTJZii- te arditi i nemici , tanto più continuarono fcorrere , ed a rouinare auuidamente tutti quei Contorni. Ridotto tra tante anguille il Generale, già pafsati i Pon-iT.flu!1 tifici) il Pò ; efpugnato il Forte ; reiifì pa4ronì a loro beneplacito delle Campagne , e continuamente più fempre in-grofsandofi di genti , deliberò di non più profeguire auanti per non trafportariì con quelle poche militie ad vn iìcuro, ed ineuitabile eccidio . Senza forze non vi è configiio. Scrif-fe al Senato oltre ai primi auuifì, le moltiplicate difauuen-ture per celeri , e validi foccorfi . Riuoltofsi poi alli due_»‘ Duchi di Parma , e Modona , e cofa più lecita , e giufta chn.bi*-non eifendoui , che di richiedere nei bifogni la reftitution tua U mi lì- del proprio, lecitamente , e giuftamente richitfe loro ciò, pi.'”“ che ad eifì cortefemente fumminiltrato , hau£a prodotto tutti li difaftri . Ricercò dal Finale gli vltimi cinquecento Fanti mandatiui , Spedì vn’ordine ai Proùeditor Corraro , di ritornar tolto di qua dal Pò , per feco accompagnarli , lafciandò al Duca di Modona due mila Fanti , per poter cpn èiìi 9 e con i fuoi difenderli bali antemente ai Confini ; & a quel di Parma , che paifato il fiume , era andato a ritrouarlo , ricercò , che gli inuiafle almeno la Caualleria. Ntgsmbif Se ne fottrafle Odoardo con la ragione delle proprie debo-pZT/1' lezze 5 e facilmente fodisfacendofi col Configlio , che nulla colta , a quell’aiuto , che non fi vuole, ò non può dar-fi , configliò , che fi replicaffero gli ordini alle militie.» , feorrenti il Bolognefe pe’l loro fubito palfaggio di quà. Ma già elle , alla prima chiamata del Generale, s’epano pron- tamen-