LIBRO DVODECIMO; 549 il tutto à preftar’ i! commodo di vn lungo tempo agli A- sg2 lemanni , per auuederfene , ò per dubitarne almeno . Sen-1 * za perdere momenti fcritTero in Piemonte per fubiti , e^ validi rinforzi ; e’I GalalTo frettolofamente s’introduce ir. Goito con numero confiderabile di Fanteria . Quefto graue nuouo emergente tolfe tutta la fperanza à Veneti di più for prendere quel forte d’improuifo , e fproueduto ; e perche auuenifte il, mal peggiore , occorfe al Signore di Sciabant, di effer fatto prigione da'Tedefchi , mentre andaua portandoli , hora à Mantoua , ed bora à Valeggio con le reciproche propofte , e rifpofte . Neceffario eifendo dunque di cambiar penfiero , fi configliò , e fi rifolfe non più di prender poito à Riualta ; ma che, vfcito l'efercito di Valeggio , fi trasfcrilfe a Marmirolo , & à Caftiglione Man-touano , per mi ripartitamente fermarfi , e terminar poi, fecondo gli auuifi , e lo flato delle, cofe , di que’Luoghi , chc fj doueflero aiialir per primi. Innanzi di vn tanto mo-uimento obligò V vitata ragion di guerra , di aificurarli de’fiti ,e de’porti, per doue marchiar doueaiì. JFù per ciò fatto an-tecìpatamente auanzare Monfignore la Valletta à Villa bo- //r*//^ na , poco dittante da Goito , con tre mila Fanti, e alca-¿J^‘a ne (quadre di Caualleria. Ve lo fcortarono il Candales , & il Querini 5 e dopo accompagnatolo , e vedutolo ficuro entrato , ritornarono à Valeggio , Poco tempo fcorfe,che per anco effendo implicato il Valletta à fortificar’ , e dif-porre il Luogo al riceuimento dell’efercito , prefentouuili il Galaifo s con dieci mila Soldati , impetuofamente a Salendolo . Egli neli’aiìalto prima con gran valore lo rifpinfe. 4^'-Ma piantateui poicia dal nemico le artiglierie , e roui-nate facilmente quelle deboli muraglie , non più reitò modo nè à lui , nè ai fuoi di refiitere ; ne fù fatta vna gran lìrage , e li foprauuanzati , fuggendo , furono parimente in gran parte tagliati à pezzi 5 altri caderono prigioni nel-le mani de’nemici , & altri , parte in Valeggio , e parte in Mantoua fi ricouerarono , rimanendo tra i cattiui anco il medefimo Valetta ferito à morte. prigiont' Airhorrida comparfa di coloro , che in Valeggio anelantemente fuggirono , principiò l’efercito à difanimarlì . Procurò il Sagredo , e procurarono feco gli altri Capitani à tutta potfa , hora con la dolcezza , ed hora con i-aufterità , di rincorarlo . Ma il numero degli eitinti ampio diuulgatofi v figuratoli immenfo quello de’nemici 5 faputa- Ppppp U la