652 DE’ FATTI VENETI violentemente la sforza à douer riceuere in fe fteffal’ofcu-^ ’ ra impreifione . Parue che ne proueniife da picciola cau-fa il principio ; Ma i Prencipi , ancorché leggiermente tocchino , fanno con le loro mani pefanti pauentar di offefa » Già ferpeuano tra la Gafa Barberina dei Regnante Papa. '¡‘¿TéZini. e’l Duca Odoardo Farnefe di Parma, non pochi disgusti » e amarezze ; e ne haueano piantata la prima radice 1 tra' uagh , ch’ei riceuette daiia Corona di Spagna , quando , dichiaratoli partigiano de‘Franceli , fù poco meno, che di-ltrutto. Soitenne allora*, che douefle il Pontefice difenderlo, come Preneipe Feudatario deii'ApoltoÌica fede , e fi ag-grauò iopra tutto , che da’Nipoti, direttori alloluti della volontà del Zio , ne fofse prouenuto fpecialmente l’abbandono . La cagione poi haueaìo più altamente ancora conturbato . Pretefe, ch’eiiì afpirando ad innalzar ia grandezza della propria loro Cafa coi diminuirla a lui , feeglief-fero per opportunità le fue anguitie, e mentre anfiofamen-te pregaua, cd.attendeua d’eisere da loro foccorfo per eoa-feruar’ il proprio dominio , Io ricercafsero di venderne lo« ro vna portione . Nè qui meno le acerbità feron punto. Paf-cètvài fat0 a Roma , volle far pruoua , fe potea ottenere con la prefenza , c con la viuà voce ciò , che oramai difperauo_» iontano, e per bocca di femplici Miniftri , di conseguire ; Ma il preteie qumi pure mal conofciuto , e delufo ; nulla trattato conforme ali’intentione , e fino negatagli la porpo-ra Cardinalitia pe’I Preneipe Francefco Maria fuo fratello. Gli occorfe poi d’eifer compiaciuto da’Barberini m vna cofa , che fe non veniua amareggiata dal loro icoperto in-tereiie , forfè , che haurebbe potuto impedire le ruine ef-tre me , che già vicine iopraitauano . Vi erano i deporti chiamati de’Monti, in Roma ,/cornea Venetia quelli della Zecca , coi benefìcio de’Prò à Padroni degl’ umettiti Ca-pitali à ragione di cinque , e mezzo per cento , già due^ inflittati , e conceduti dal Pontefice , Paolo terzo a Lusgi Farnefe , Nipote fuo , & altri due dapoì da Clemente ot-tauo al Duca Ranuccio , pur’anco di lui Nipote per la-» moglie . lira il fondo allignato à creditori Montifti per loro ficurezza fopra le rendite di Caitro, Ducato anch’eiTo , che la Caia Farnefe poiìedia dalla Chiefa infeudo. Furono pontuaimente fodisfatti di tempo in tempo i detti Montifli de’loro crediti fino a quello del Duca Odoardo in cui finito lo prefentto termine per la francatone dei