LIBRO NONO.	41?
he <vn* accidente , che reciderebbe fubito tutte le buone da noi fuppo/le fperanzj . Potrebbono inaiarne qualche Flotta j ma chi aflcura , che peyi lungo , e tempeflojo giro , 0 non ci arnui „ che tarda , 0 à fimtlitudinc di (fue fiumi , che , fe bene X-* incamminano abbondanti d* acque , »vanno à lungo ^viaggio tanto difperdendoft , ita /w« , 0 nulla è V	, che finalmente
arrecano di fe fìeffi al Alare . Ma figuri/fi il più felice cafo , che for tir ci pojfa . Si figurino mandati forti , poderofi , ed opportuni que’ Conuogli , riufeiriano in Golfo <vn mi/lo di colorì rvarij , che più , che fi trouano mefcolati infieme , più fi combattono , e confondono nelle loro differenza , nè dimofiràno di bello , che <vna femplice apparente fpeciofità ; e ciò fi a tutto l' rvtile , che pojfa in foccorfo fcaturire à noi da que fi a mona trattata Alleanzjt . Della duradone poi , e che mai può dir-fi , che in qualunque maniera non conchiudi à no/lri gran danni , Ogni <-vno sj , che certe compofìtioni di foftanze ineguali , e affatto dijfonanti fogliono cagionare alterai ioni confi derabili anche nei corpi ben organizsati . Quando amancha quella armonia nelle parti , che e la più vicina , e profsima dtfpofìtione alla dureuolezjja , il compofio non può effere opportunamente confidente . faro c , che di *voci difcordanti fi formano le Mufiche tutte axmoniofe t ma quando fono fuor di tuono , fono mimiche all’ armonia . La Regola di prò-portione , c la prima t che Platone introducete nella fua Ri pubi tea ,• e dal numero ben ordinato , e refpondente rvoleua , che depende¡fe la perpetuità del Gouerno . Già poco manca per terminarli , le correnti triegue tra le Proumcie medefime , e la Spagna , onde cade necejjario y che ben pre/l > fiegua , ò njna proroga t ò 'vna pace , ò njn% nuoua guerra . Succedi /’ <vna , ò l' altra delle prime due , ecco quegli Stati in quiete , ed in confeguenzjt , fenzjx bifogno di altre Colleganze à troncare il filo della /labilità con la Reputile a , principiata appena „ E fe auuien la terz_i , e che fi ripiglino di nuo-jo l' Armi , ecco <vna guerra , altrettanto per la, fua lunghezza perniciofa ; ecco la Repubhca , in <vn corpo fola con quelle Prouincie , sformata à camminar feco degli (leljì palji ed eccola condannata , non co’ te fori dell' Indie , ma co' /munti errarij , à conuenire profonder l* oro , e giticar col fangue , e con la guerra , chi prima douerà ¡ìancarfi t ò 7 Senato di Vtnetia , ò 7 Re delle Spagne . Ma oramai fi pctfsi <vn poco à difeorrere , quanto farebbe acerbo alla Mae fi à Sua Ì attui-fo di quefta noflra Alleanza . Se già fi aferiffe ad <vn fommo aggrauio quella , che poco fa flabilifsimo col Duca Emanuele , Prencipe finalmente Italiano , già diuenutale con la pace amico , ed in cui non fù il
Ddd nofiro,