[ LIBRO TIUZOD EC I MO. 59? Le {puntarono gli Suedefi ; Gl’Imperiali , ribatceadoli ,u/ le ricuperarono » Ma il Corno finiitro di quelli , aiTalito furiofamente dal deliro inimico , diedi alla riuolta con la-» % morte del Poppenhaim , trattoui in foccorfo . Qtieito pri? ^ mo gran faccetto » felicemente fuperato dal Rè Guftauo , gli protrine quafi certa la vittoria della generale già pria? cipiata battaglia . Ma fi come dentro ad vn Prato ar meno , paleggiando delitiofamente il piede , efee il noto veduto Serpente fuori , à conuertire con l'aueienato mor- io l’allegrezza in pianto, cofi feorrendo Gultauo vittorioio iopr^ il Campo , balzò gran cafo nel mezzo , che fe non fturbò la vittoria , perche non ie ne feppe , fe non dapoi confeguita ; non ferì il piede , recife il Capo . Oifafcata à ,puftauo dal defiderio imcnenfo di vincere la memoria d? ¿iTer* eilo il Rè , venne tra quella gran mifchia difperata-fuente combattendo trafitto , ed vccifo , fenza faperfj , nè chi egli foise ne da qual mano auuentatogli il gran coi* po. £ra la battaglia confufa , & indili in ta. Vna folta neh-bia toglieua più ancor’all* occhio la facoltà , per ben d;-icernere ( onde vagarono i difeorfi fopra il come , e il quando che feguì la morte . Panie però che alcune preei-ie riferite particolarità , potettero incontrar nel vero . Eà diicorfo , che mentre Gulfauo animofamente combattei contra vna gran Squadra di Camllcria » non armato , eh? di coraggio, mentre non potea velìir 1’ Vsbergo , per al*-cune ferite , già rileuate in battaglia , venifse colto in vn ’ braccip da colpo di Pillola , e che mentre ritiraualì per medicamento , e follieuo dalla grande angofeia , trafitto di nupuo d-archibufata nella ichiena , & vccifo ; pafsando gli col Cauallo fopra il corpo, ancor’agonizante , Ottau*>. Piccolomeni , fenza punto riconofcerlo , nè rauuifarlo. Non faputafi la morte , continouò la battaglia , come., già dicemmo , fenza alcuna alteratone, ò confufione dal la parte degli vittorioiì Suedefi. Ma ben* vn fempiice indicio , che cadde all'occhio de* Duca di Vaimar , accelerò loro la vittoria intera . Veduto il Cauallo del Rè andarfene foio vagante , e tutto in-fanguinato , ne argomentò il tragico accidente , e tutto paurofo , che faputolo l’efercito , potefse coniternatamente fconuoglierfi , entrò egli , & all’eiempio fuo entrarono tutti nella battaglia con tal’impeto , che finiti di abbatte-re amendue li Corni dei CauaUi , prefero gli Aaitriaci la Aufiriaa . Cccccc fuga, \