LIBRO PRIMO. 31 Dette quelle , dette molte altre ragioni da .Muftafà , fece^ la fua lingua più rifpettata , e autoreuole , fcegliere, e prece- , ^7o dere , in concorrenza dell’altra , I*aggreffione di Nicosìa Si xfrw pofe per tanto alla marchia contro di effa tutto 1’ efercito fpa- ' uenteuole Ottomano, e fù nel giorno ventidue di Luglio , anteriore di tredici à quello , che 1* Armata Veneta , ritardata.» dalle cofe già narrate , peruenne in Candia . Nicolò Dando- num lo , che occupaua la carica di Luogotenente , fi rendea conci patibile, fe mancaua di tutta quella efperienza, che doueua-fi ad vn tanto cafo . Vi era flato dellinato in tempo di pace_> A' rapprefentante ordinario j e per ciò feorgeafi molta differen- eJpe,t°' za da vn quieto gouerno di fudditi, al combattere fanguino-famente i nemici j e dall’ abbondanza di vna natiua fertilità, à douer cercar flentatamente il neceffario cibotràle ruine, gli eccidij, e 1’ armi. Mancaua il Capo principale , per la già detta morte del Bembo ; nè il Conte di Roccàs godeua tutto quel rifpetto, ed i. obbedienza, che gli fi douea . Le militie, che dentro erano trouauanfi più ancora notabilmente diminuite. Conlìlleuano minU,u' trà tutte in dieci mila foldati 5 e quei, che già furono di quà efpediti, non giugneano à più di mille cinquecento . Erano tutti gli altri Colletitij, parte feelti dal Popolo della medesima Città / parte raccolti dalle Ville , e dagli Calali del Regno ; quali pagati dal Publico , e quali da* priuati , nè prò* ueduti d’armi, come richiedea l’vrgente bifogno . Solo pa-rea, che trà quelle gran debolezze , due cofe rincoraflero . L’vna » mille Nobili Nicosìotti, rinchiufiui dentro , oltre al- Munii cinquecento, già detti, à Cauallo, per non iìnir la guerra, fe non con la vita ; L’ altra , la Fortezza in dura , e valida-»tro-forma ridotta . Staua riporta nel mezzo della Campagna , e di tutto il corpo del Regno , ricca, delitiofa , e popolata^ . Già fi diife, che l’haueano alle prime voci di fofpetto, nonu folo i principali Signori , e i proprij natiui , ma V vniuerfale dell’ liola , con esborfi importantillimi di denaro, e con itn-menfe fatiche , ridotta in iilato di reai Fortezza . Gli vndici Baloardi eretti la fiancheggiauano in (iellata forma , mifura-tamente d’intorno à proportione, ogn’vno capace di riceuer-ui due mila Fanti , e quattro Pezzi d’Artiglieria , con ripeti- lo merito à quello palio di trancefco Barbaro , già Prouedi-tore , e di Giulio Sauorgnano, Gouernatore nel Regno , che l’hauea lafciata nel preggio d’una delle più belle , e delle più perfette Fortezze del Mondo. Scorgeanfi nondimeno anco trà £ 2 que- Forteqx3 reai*.