LIBRO TERZODECIMO, 595 opprimerli , ratificò la Lega per anni dieci co’ medefimi Suedefi , includendoti! ctiandio gli Prenci pi fattìonarij pro-teftanti ; porfe vigore , e fomento in Fiandra al Prenci d’Oranges , ed impedite , e diuertite in tal guifa l’armi , occupò il dominio di Treueri intero. Combatteuano parimente con gran fortuna , il Duca di Luneburgh , &c il Lantgrauio d’ Hailìa , e facea Io fteflo il Vaimar nella Francoma contra quello di Bauiera . Mi-chiandofi da per tutto gl' intereffi , e 1’ armi , attraile di nuouo Cefare al fuo partito il Duca di Lorena , il quale però prefto hebbe occaiìone di pentirfene . Infignoritoii appena nell* Alfatia * di alcune Terre , gli furono rito lue col disfacimento delle genti intero . Spintoli poi nella Lorena r***! il Rè Luigi a efpugnouui più Città , e piantò 1’ aiTedio à ZZ/.‘ Nancij , Metropoli dello Stato , e fede de’Duchi ordinaria . Per fottrarfi il Duca à vn tanto pericolo , offerì più cofe alla Maeftà fua; Ma cadde il tutto , ed ei più kra-pre in Nancij anguftiato , fù coftretto à patteggiar'in forma tanto per fe fuantaggiofa , che non efeguitala ; ed ag-grauatofene il Rè , coauenne alla fine andar* in, perfona à railegnarfegli * e commettere al Gouernator’ in Nancij» di riceuerui dentro guarnigion francefe . Perduto , e disfatto in tal guifa p fi allontanò da’confini della Lorena ; il R.è^r';f entrò in Nancij e fi , eftefe poi con l'efercito fino a^i Reno,StÌ.f lafciandone portione addietro , per attediar* , e p^r efpu- ■raneh' gnar Brifach. Premè altamente à gli Auftriaci , che ne prendere pof-feffo la Francia , non meno per gl* intereifi di ijsrinaniau» combattuti, che per l’interrutione de’foccorfi dall’Italia in Fiandra . Procurarono per ciò con prouifioni opportune^ di preuenir’i pericoli,* e tra l’altre cofe desinaronoal Gq-uemo de Paefi baili , Ferdinando , Cardinal’ Infante * Non ceffauano trattanto li due Rè qui nell’Italia di col-tiuar i Prencipi nei loro affetti . Seminanaua il Francefe», diffidenze , e gelofie per la troppa forza Spagnuola , & eshibiua l'altro à chi denari , à chi Itati , à chi comandi d’Armate . Ma fi come tutti ratteneuano in fe fteffi le loro proprie inclinationi , cofi Odoardo , Duca di Parma , pSÌ che nodriua con la giouenil'età beìlicofi ipriti f fù egli io* Io fenza rifpetto. à pàlefar la fua . Si dicaiarò apertamo* te per la Francia , e incominciato à i$c$0£lier’ , e rnft chiar le proprie con quelle militie , inoltrò farlp per.ge* loiìa,