I 2o D£’ PATTI VENETI * forme al Doria . Suppoftafi da’ Senatori giunta oramai la-j loro Armata à Corfù , non v'era più mezzo, per farla ritor-157° nar addietro > nè haurebbe conferito ilj farlo . Perder tempo in riprendere le altrui mancanze j fe ne hauea eonfumato tanto in Dalmatia, che non ne reftaua , per ancora confumarne. Rammaricarli, che non ii conchiudefle la lega in Roma, era cofa fruftatoria , per le imminenti grauiffìme vrgenze , per la ftagione molto auanzata , e per 1*Armata Ottomana , fup-poftau già vfeita , e il Regno di Cipri già Erettamente circondato, e barbaramente* contefo . Quando ftrigne la neceiii-tà, non vi c più rifletto a* pericoli. Eira già tempo di darli ti* oaw tolo di prudenza à qualunque azzardofo cimento. Commife il Senato al Zane , che fenza più attendere il Doria t, fi lanciale in Mare con la fola Armata fua, fi auanzaffe nel Le-uum*»- uante t e prendendo quiui lingua de’ nemici, e dell’emergen^ ze di Cipri, fi dirigefle, e procedeife con quei configli, che , per difendere quel Regno , anche nel mezzo alle difficoltà feorgefle poilìbili. Portato queft’ordine al Generale , di trarfi lungi con tutte l’armi, conuenne anco rifletterli alle vicinanze del cuore. Si d'ci'fr pensò di non lafciar’ abbandonato, ed efpofto il Golfoàqual-‘Zl/Goi- C*1C ,ngii*fiofa incuriione. Si deliberò di armar fubito altrc_, " dieci Galee fottili. Quattro fi dierono alla cura di 'Pietro Sa^ SStSr lomone; le altre fei, ad Hermolao Thiepolo, e furono ordi-nati di andar’ in due fquadre feorrendo , e difendendo da in* SS fulti il Mare * Tale generofa rifolutione del Senato, prefe ancor’animo dall'armamento, che poco mancaua à perfettionarfi in Ancona delle dodeci Galee del Papa, e dall’elettione, c'hauea già fatta la Santità fua di Marc’Antonio Colonna, Duca di Pai-T»Lg7- liano, in Generale di effe, e di Santa Chiefa , benche fi ha-urebbe bramato più tofto, con la norma di molt’altri pattati re«#*. efcmpji a vn Prelato Venetiano. r Piacque nondimeno l’eletto per fe fteiTo ; Piacque per le^ lettere, ch’ei fcriffe al Senato, ripiene di deuotione , e di of-fequio; e piacque maggiormente poi, mentre riceuuto,c’heb-4VtHt,bc lo Stendardo Generalitio dal Papa in San Pietro, e capita-' ' to in Ancona, venne perfonalmente à Venetia, doue confermò con la viua voce il fuo rifpetto. Prima, che arriuaffe la Veneta Armata àCorfù, Sebaftian Veniero , già fpedito General dell’lfole, impatiente di così Junga dimora, c quanto più inuecchiato di età, più ardente^