981 MCCCCCIV, MARZO. 982 Da Ferara, dii vicedomino sier Marco Zorzi, di 12. Come el ducha sla ben e atende a veder represenlation dii Testamento Vechio. E don Alfonxo è amalato per li strachi di questo carlevar. Si dice dia venir lì el marchexe-di Mantoa. Si ha il papa à ’uto le roche di Cesena e Berthonoro ; ma che quella di Forlì traze a la terra. Domina Julia Ordelaphi si partì e andò a Faenza per aver certe so robe. Di Piero Zuane Bifulzi dotor citadin di Forlì, date a Ravena a dì 9. Come il signor Lodovico di Ordelaphi è a mal partito in Forlì, e presto converà o fuzer o sarà morto. È stà sobduto a mandar Zuan Moratino a Roma. 11 ducha di Férara trata acordo aver la rocha, el expulso il signor de lì per il papa, meterà do canoni a la rocha e convergisi render. Sichè avisa a la Signoria nostra. Di Brixigele, di sier Nicolò Balli proveditor, di 22 fevrer. El dimanda la commissione e si ’l dia tenir vicario. E menò con lui uno citadino di Ravena, e voria saper il salario, e cussi dii suo canzelier e cavalier. E fo ordinato mandarli la commission, e cussi a li altri che mancha. Da Faenza, di 10. Come l’arzivescovo di Ragusi li ha mandato uno nontio a dimandar passo per 1000 fanti e certi cavalli verano da Ymola per il papa, e cussi li rispose esser contento passino. Item, à aviso a Cesena esser poche zente dii papa, et per Colegio li fo scrito stagi riguardoso e fazi passar a pochi a la volta, acciò non siegua qualche disordine. Da poi disnar, fo Consejo di X con zonta di danari et di le aque, et feno uno savio sora le aque in luogo di sier Lorenzo Zustignan eh’ è intrà governador di l’intrade. E rimase sier Lunardo Mozenigo fo podestà a Padoa qu. il serenissimo, di una balota da sier Zacaria Contarini el cavalier savio a terra ferma. Et nui savj a i ordeni, se redusesemo a far li pe-nesi in Barbaria do per galia, et rimase 3, perchè uno eh’ è cazuto paron per la leze, vien esser rimaso. In questo zorno e con pioza, vene 1’ orator dii Tureho. Vi andò pochi zenthilomeni contra con li piati, solum 10, tra i qual sier Francesco Morexini el cavalier solo vestito di scartato. Sichè, inteso que- 477 sto da la Signoria, si ave molto a mal. A dì M marzo. In Colegio. Vene el conte Alvixe Avogaro ductor nostro, stato sin hora a Cremona e sopra quelle fabriche dii castello, eh’ è fato quasi inexpugnabile. Et era con lui uno puto fo fiol di domino Bernardin da Marlinengo, qual è maridà in una fia dii conte Zuan Antonio di la Somaja mi- lanese etc. Or il conte Alvixe disse di le fabriche di Cremona e dii castello di Pizigaton ; dimanda alcune cosse e augumento. Fo laudato assa’ dal principe, et commesso per la Signoria nostra a li savj lo expe-dissano. Vene l’orator di Franza, dicendo, per mala in-formation data al re per. il Cardinal Roan qual l’ha tolto a judichar e rumarlo, a ’uto licentia di repa-triar. Et cussi, luni o marli si partirà ; et che ’l sarà bon servitor di quella Signoria, con molte altre cosse ditte per lui. El principe li rispose. Da Roma, di 9 fevrer. Come el reverendo domino Piero Ciera vien in questa terra, al qual li ha dato ogni favor ; et à fato veder il breve dii cardinalato a li avochati di la corte, quali dicono ha grandissima raxone etc. Et ditta lettera io etiam la feci lezer in Pregadi. Fo scrito per Colegio a l’orator nostro in Alemagna, come il papa persevera con la Signoria nostra e va sequendo papa Alexandro, videlicet voler le terre per el prefetino suo nepote ; et che l’à expedito domino Mariano da Perosa a la regia majestà cesarea con molte instruction ; però tengi ben edifi-chato esso re. Et li fo mandati inclusi alcuni sumarj di Roma. Fo aprobato nel Colegio di le biave scrivan al ditto officio, in luogo di Zuan Francesco Fontana casso, Marco Zantani qual revedeva le raxon di la Signoria. E ave tutto il Colegio. Fo leto le lettere dii proveditor di l’armada tre, il sumario noterò di soto, et do di Napoli di Romania di primo fevrer hora zonle. Item, fo fato scurtinio di un sora il cotimo di Damasco in luogo di sier Zuan Bembo, e rimase sier Nicolò Venier el qual vene ogi in Pregadi. Et fo fato contra la leze et senza dar sagramento, imo fo mandà via 1’ avogador. Electo sora il cotimo di Damasco. 8. Sier Alvixe Soranzo, qu. sier Marco qu. Sier Nicolò el procurator . . .15.12 f 1. Sier Nicolò Venier, qu. sier Hironimo qu. sier Bonetto el procurator . . 18. 7 4. Sier Hironimo Zustignan, qu. sier Antonio qu. sier Nicolò .....15.10 2. Sier Marco Antonio Contarini, qui sier Michiel..........12.12 3. Sier Alvixe Contarini, qu. sier Jacomo da Sant’Agustin.......9.14 9. Sier Lunardo Contarini, fo a la camera d’imprestidi, qu. sier Marco . . . 16. 6