4o DE* FATTI VENETI le Galee fattili, cioè le Venete , cento ventiquattro ; dodici le Pontificie ; e quarantacinque le Spagnuole. La República. jiugm. haueua in oltre le fei grolle ; quattordici Vafcelli ; molti altri inferiori, carichi di munitione, e di militie, e più di dieci mila Fanti di fua ragione , a quali aggionti quei degl’ altri Enigmi, prencipi, arriuauano tra tutti a quindici mila . Veleggiò que-ito gran corpo d’Armate, Tempre vnito, e con profperiiTimo Ìsc1%7 viaggio, fino a Caftel Ruzzo, Scoglio dittante da Cipri per ‘ cento, e cinquanta miglia , nauigati hauendone in foli tre • giorni trecento, e più . Quiui, minacciati da gran borafca_>, Poiáva- conuennero ritirarfi nel Porto di Vathi . Ala fe poco jfù loro fh' quello trauaglio di Mare ; poiché verfo la fera interamente il acquetò, altrettanto graue , fùl’auuifo , che loro quiui peruenne dell’ efpugnata Nicosìa . Haueuano li Capitani , prima del loro partire di Candia , mandati auanti a prender lingua di qualche fucceifo , Luigi Bembo , Angelo Soriano , e Vincenzo Maria Priuli, Sopracomiti, con le tre loro Galee . Quelli, viaggiando, incontrarono vna Fufia , che partita di Cipri , fe ne andaua a Rodi con lettere de’ Capi Turchi, e fermatala feppero da eifa l’infeliciifirrio fucceifo. Se ne affliggerono tutti all' efìremo ; ma più , che agli altri doueafi l’afflizione a quelli, che rimprouerati dalla finderefi,conobbero allora di eifer loro fiati, con le non mai finite dilationi, ilromenti principali di vna tanto lagrimofa perdita . Npn fù ne anche tardo il Doria a manifeitarfi quell’egli ; pè ciò già fece con la confeflìone, ò il pentimento delle fue già praticate durezze, ed oftinate fue negligenze. Non gli mancarono nuoui preteili, e nuoue inuentionì, per fottrar’ancora dà’ci-nienti, e da’ pericoli le fue Galee; onde conuennero li Capitani radunar’yn nuouo configlio, e per farlo pieno, chiamarònui tut-Jcfp/r ti li Capi, che haueua il Fanale fopra i loro legni. Era molto ardua , e difficile la rifolutione. Se in Candia fi hauea già nelle opinioni fluttuato prima di partire, e in tempo, che ancora non fa-peafi la perdita di Nicosìa, s’imagini quanto più ora, ch’era caduta fi aumentarono le diferepanze. Le decife finalmente il Do-ria , ò per dir meglio , non attefe di deciderle in Confulta^.- vuol partir poiché le hauea già determinate in fe iteiTo, prima di ridur-Vrsuma. jj ^ j>jon configliò , protetto di voler fubito andare in Sicilia ¿ e furono le ragioni da lui addotte , Cloe la deliberatione già fatta in Candia di paffar* in Cipri à combatterci ¿f— /' Armata Turca , haueua hauuto per oggetto principale la liberai ion e di 9Ni-sosia , Che già caduta t era con effa caduta tnfìewe l'occafone di liberarla , Che