LIBRO Q V A R T O. 199 buona parte , ripullularono ben preño i trilli fotto Tlnfegn^ 1591 di vn tale Marco Sciara d’Abruzzo , il quale , marchiando , BanJiti come in vn corpo formale d’efercito , atterriua, ed opprime-inftiì' • uà generalmente quei Contorni . Da vn’ altro canto , Al-fonfo Piccolomini, Conte di Monte Marciano, ingroiTatoiì di fuorufciti anch’egli, tanto andò dilatandoli depredando , che penetrò temerario co’ fuoi trauagli fino dentroà quello Dominio ; da doue però à forza d’armi, di bandi, e di tagliefeue- /i,¡l Dimite, prettamente conuenne dar luogo , e fuggirfene . Vnitolì poi coftui al Sciara, gli auuenne quello,eh’è folito di auueni-rè à fimili ribaldi . Tradito dal Compagno, corfeper faluariì verfo la Romagna; ma,ivifoprafatto da genti del Gran Duca di Tofcana , cadde prigione, e condotto à Firenze , venne., colà publicamente decapitato ; come anco Sciara , aflalito da Giouanni Francefco Aldobrandino , e dal Conte di Conuerfa-no, potè aieriuere à fua buona forte di ricouerarfi à tempo fo-pra le Montagne dell’ Abruzzo . Vna eftrema careftia di grani moleftò in quell’ anno 1’ Ita- dì lia , e principalmente le due Città di Venetia , e Roma . Fù jrf/ , foccorfa quelta in buona parte dalla pietà del Gran Duca ; Q l e *,y;j . in Venetia , oltre a i frumenti procuratifi iìranieri , il Senato con gran carità riguardando verfo il Popolo minuto , eh’ era il più anguftiato, fece, che per tutte le Contrade i Nobili, i Cittadini, e gli altri beneftanti , fi obligaiTero a proportione delle loro forze volontariamente in vn rotolo à (occorrere irh(^ poueri di pane a fufficienza , col quale buon’ ordine tanto ne foprabbondò ,che fi refe la careftia, per così dire vbertofa. Jocctrre . AppreiTo a quelle patite ftrettezze di viueri, lequali,fe bene prudentemente foccorfe , in ogni modo incommodarono , auuenne qualche altro difconcio , che iturbò in alcuna parte alia República la goduta quiete . Non fi era in quelli tempi fentito muouimento, ò preparatone d’armi in Coftantinopoli, che porgere poteife geiofia_> al Senato di hoftili penfieri , diftratto !' Imperatore Amurath dalle guerre , tenute fempre in piedi contra il Rè di Perfia ; da qualche altra rottura nella Polonia , e da vna grande tu-muituatione di Gianizzeri,che infinitamenteperturbollo. Era conchiufa vna triegua d’ anni dieci co’l Perfiano ; poftofi col Polacco in pace , e fedata la commotione de' Giannizzeri, fi fparie voce d’vn’ordinato Nauale armamento. La prudenza^ de’ Senatori ne prefe ragioneuolmente fofpetto , non mai fu-perfiuo, doue predominante è la forza. Dubitatofi di quefti Stati, e dei